04/06/04

Il Royal Yacht Cape è diventato il terzo challenger ufficiale della 32a America's Cup


Dopo aver espletato tutte le formalità legate all'iscrizione, l'AC Management, in nome della Société Nautique de Genève (SNG), è lieta di annunciare che, venerdì 4 giugno, il Royal Cape Yacht Club è diventato il terzo challenger ufficiale della 32ma America's Cup.

Pierre-Yves Firmenich, Presidente della Société Nautique de Genève (SNG), ha accettato la sfida a nome del suo Club, Defender dell'America's Cup.

È la prima volta che un team basato in Africa partecipa all'America's Cup. Il Royal Cape Yacht Club raggiunge quindi il Golden Gate Yacht Club e il Circolo Vela Gargnano quale Challenger ufficiale per la 32ma America's Cup.

Il Comandante Salvatore Sarno è l'uomo cui si deve la creazione della sfida sudafricana. Nato in Italia vive da 14 anni in Sud Africa, paese che ha raggiunto, per la prima volta, a bordo di una nave da carico come ufficiale.

Il Sud Africa è un paese moderno, dinamico e aperto alle novità; intendiamo dimostrarlo a tutti ha detto il Comandante Sarno, spiegando così le ragioni che lo hanno spinto a creare il team Shosholoza. L'America's Cup è il più esclusivo evento sportivo del mondo ed è quindi perfetto per promuovere questi valori.

Vogliamo dimostrare che a bordo della nostra barca nero e bianco lavorano insieme e lo fanno molto bene, raggiungendo il successo. Vogliamo fare la nostra parte per la rinascita sudafricana.

Il team farà la sua prima apparizione europea a Marsiglia il 7 giugno alla conferenza stampa che promuove il Marseille Louis Vuitton Act, Atto I della 32ma America's Cup - Valencia. Team Shosholoza ha in programma di partecipare a tutti i tre Atti in calendario per il 2004.

Il nome del team, Shosholoza, è profondamente legato alle radici indigene della cultura sudafricana. Si rifà ad una canzone da lavoro, cantata dai minatori e da tutti coloro che conducevano una vita di sacrifici e fatiche fisiche. Letteralmente significa vai avanti o fai spazio, entrambi adatti ad un team di America's Cup.

La canzone ha avuto un'enorme diffusione popolare durante il Campionato del Mondo di Rugby del 1995, vinto dal team sudafricano contro i neozelandesi (i Kiwi quell'anno si sono dimostrati nettamente più a loro agio sull'acqua, vincendo, per la prima volta, l'America's Cup).

Shosholoza Challenge è al lavoro già da diversi mesi nella sua base a Cape Town. Ha acquistato da Prada una delle barche che permise al team italiano di vincere la Louis Vuitton Cup nel 2000 e ha già cominciato ad ingaggiare persone di equipaggio.

Il velista Geoff Meek, sudafricano e campione del mondo, è stato nominato skipper del team. Premiato per cinque volte con il titolo di South African Yachtsman of the Year, Meek ha anche esperienza in America's Cup, avendo partecipato, come secondo skipper, agli allenamenti del team britannico nella Campagna del 1986- 1987.

Con esperienza sul campo anche Paul Standbridge, sailing manager, che aveva già ricoperto questo ruolo nella sfida di GBR del 2003. Nel curriculum professionale di Standbridge anche cinque Round the World Races e numerose regate d'altura internazionali.

Il team di Shosholoza ha in programma di costruire due nuovi scafi per la 32ma America's Cup e, a questo scopo, ha già ingaggiato il designer Jason Ker. Il team ha pianificato di varare il primo nuovo progetto il 27 aprile 2005, in concomitanza con il Giorno della libertà in Sud Africa.