24/12/07

Intervista esclusiva al Comandante Salvatore Sarno: la prossima Coppa America sarà come “Guerre Stellari”

Proprio poche ore prima di una sentenza che nelle prossime settimane avrà sicuramente forti ripercussioni sulle sorti della coppa ma che, almeno nell'immediato, lascia le cose tutto sommato invariate, abbiamo avuto il piacere di fare alcune domande a Salvatore Sarno, l'uomo a cui si deve quel piccolo miracolo chiamato Shosholoza.

D: Nelle scorse settimane, si è espresso in modo piuttosto critico sulla condotta di Oracle, affermando che le sfide si vincono in mare e non nelle aule di tribunale. Secondo quanto si legge, però, al momento dell’ultimatum fissato da Alinghi, Shosholoza ha scelto di appoggiare l’ultima controproposta di Oracle. Come mai?

Comandante Salvatore Sarno: E`stato un tentativo per salvare l’America’s Cup del 2009. Mi ero sentito con Grant Dalton e Mike Sanderson ed insieme abbiamo deciso di essere mediatori; in verità anche gli spagnoli ed i tedeschi si erano uniti a noi e poi per motivi vari hanno deciso di non firmare.

D: A prescindere dall’eventuale fondatezza delle richieste: continuare a porre condizioni dall’esterno, in modo non partecipativo, come ha fatto Oracle negli scorsi mesi, non le sembra profondamente scorretto?

Comandante Salvatore Sarno: E’ quello che ho dichiarato apertamente in varie interviste. Tutti noi, incluso Dalton e Sanderson, riteniamo il comportamento di Oracle e Coutts estremamente scorretto ed assolutissimamente antisportivo. Quando abbiamo sottoscritto la loro richiesta era solo per salvare l’evento all’ultimo momento. Loro hanno usato la nostra firma per motivi pubblicitari. La stessa sera, poche ore prima della scadenza dell’ultimatum, mi ha chiamato Oracle ringraziandomi per la firma e chiedendomi cosa bisognava fare secondo me. Gli ho detto che restava solo da ritirare la denuncia, affiancarsi a noi altri ed andare a regatare. Hanno preferito non farlo.

D: Sempre nelle scorse settimane, ha sottolineato che un defender che detta le regole, ovviamente rispettando il quadro normativo di riferimento, fa in un certo senso parte dell’America’s Cup. Premesso che l’affermazione mi trova d’accordo, può essere che Alinghi sia andato a pennellare…fuori dal quadro?

Comandante Salvatore Sarno: Sono perfettamente d’accordo e non lo capisco. Bertarelli è una persona molto ma molto intelligente ed uno sportivo. Come ha potuto lasciar andare le cose in un modo cosi dilettantesco e pasticcione proprio non lo capisco. Probabilmente qualcuno l’ha fatta grossa ed il risultato è catastrofico per tutti.

D: Nonostante l’attuale stallo e lo spostamento dell’evento a data successiva al 2009, in un comunicato di alcuni giorni fa ha comunque voluto ribadire che “si va avanti!”. E’ ottimismo circa una rapida soluzione del contenzioso legale, consapevolezza del fatto che fermarsi significa spezzare la continuità del progetto o altro?

Comandante Salvatore Sarno: Confermo che stiamo andando avanti, almeno col Team dei disegnatori. La Breil di Milano ha firmato oggi il contratto di sponsorizzazione e questo mi dà coraggio che altri li seguiranno. Il contenzioso non finirà purtroppo e questa è la prova che i grandi ed i ricchi alla fine dettano le regole. Peccato perchè sinceramente pensavo che con la nuova barca un team piccolo avesse più possibilità di vincere e poi il nuovo protocollo riduce moltissimo la disparita` di budget. In poche parole Coutts ha capito che non avrebbe avuto il tempo di spendere i soldi di Ellison e che avrebbe potuto fare una brutta figura contro Shosholoza o altro piccolo team. Penso che Alinghi la pensasse allo stesso modo e questo e solo questo spiega l’arcano.

D: Come avvengono esattamente le consultazioni tra i progettisti degli sfidanti e del defender? Come sono stati fissati i temi da discutere e che atmosfera si è respirata?

Comandante Salvatore Sarno: L’atmosfera è stata della più stretta collaborazione e disponibilità. Schnackenberg è stato favoloso ed il nostro rappresentante Nicola Sironi si è trovato veramente in un ambiente sano e disponibile. D’altronde la nuova classe che ne è scaturita è qualcosa di fantastico. E` un vero peccato aver buttato al vento tantissime ore.

D: Che opinione si è fatto della AC90?

Comandante Salvatore Sarno: E` bellissima, da guerre stellari. Questa barca avrà un’accelerazione da formula uno ed il suo jennaker di quasi 900 metri quadrati (il doppio della versione 5) la farà planare a 25 nodi. Le regate saranno spettacolari e si assisterà a duelli sul filo del rasoio. Su di esse c’è tutto da scoprire, è come andare dove nessuno è mai stato, ed è un bene ritardarne il varo a non prima di gennaio 2010.

D: Può presentarci Alex Simonis? Come state impostando il lavoro alla nuova barca…in particolare alla luce dell’attuale situazioni di incertezza?

Comandante Salvatore Sarno: Alex è un vero architetto navale, non uno yacht designer. Come me vive in Sud Africa da 20 anni e come me ama questo paese. Non è un mercenario, ha passione e come me vuole vincere la Coppa America. Ha già disegnato maxi Yacht tra i quali Nicorette 80`, vincitore della Sydney Hobart del 2000, e Nicorette 90`, vincitore della stessa regata nel 2004. Nemmeno a farlo apposta quest'ultima barca ha esattamente le stesse caratteristiche di un AC 90. Peccato che ora tutti gli altri hanno più tempo altrimenti avremmo assistito a qualcosa di unico.

Sono stato insieme a Paolo Cian fino a ieri e con Alex abbiamo deciso di andare avanti col disegno, i test in vasca e l’approntamento del nostro cantiere. E` importantissimo varare la barca tra i primi, rompere, sostituire, rompere ancora e sostituire.

D: Osservando la struttura della 33ma AC, una delle cose che si notano è il desiderio degli organizzatori di far partecipare tutti…il più a lungo possibile. Condivide un simile impianto? Non rischia di essere un po’ difficile da seguire per lo spettatore?

Comandante Salvatore Sarno: Uno sponsor spende una fortuna su una barca e naturalmente la vuole in gara il maggior tempo possibile. L`ACM cerca di accontentarli. Gli spettatori vogliono vedere lo spettacolo e penso che non resteranno confusi.

D: Anche se è sicuramente presto per parlarne, chi potrebbe essere la sorpresa della prossima AC (sempre che questa non si risolva in una sfida fra catamarani)?

Comandante Salvatore Sarno: Catamarani a parte, premesso che si rimanga sugli AC90 ci potrebbero essere tantissime sorprese perchè come dicevo si tenterà di tutto e si romperà di tutto e chi meno rompe vincerà.

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Un caloroso BUON NATALE...


"A tutti i nostri sponsor, i nostri supporters, i nostri amici e alle loro famiglie...


BUON NATALE E BUON VENTO PER UN 2008 PIENO DI SUCCESSI

I migliori auguri,

Capitan Sarno e il Team tutto"

21/12/07

Al Comandante Sarno il premio "I Grandi della Vela"

Nei saloni della Lega Navale Italiana al Molosiglio, si è svolta ieri la festa che la Sezione di Napoli, in collaborazione con Makers e Easy-yachting, ha dedicato a Salvatore Sarno, patron del team sudafricano di Coppa America Shosholoza, al quale è stato conferito il premio “I grandi della Vela”.

Alla premiazione hanno partecipato il presidente della Lega Navale Italiana, Rosaria Rosini, gli assessori allo sport del Comune e della Provincia di Napoli, Alfredo Ponticelli e Maria Falbo, Paolo Cian, timoniere di Shosholoza e unico italiano alla guida di una barca di Coppa America. Il comandante Sarno si è detto molto felice del riconoscimento ricevuto in una città che non è la sua, ma che sente molto vicina.

“Sono convinto - ha detto il Comandante Sarno - che la vela sia uno dei pochi sport ancora “puliti”. Ho iniziato più di vent’anni fa con un programma che permetteva ai ragazzi meno facoltosi di poter praticare questo sport, molto presto ho imparato che la vela può essere ben più di una regata. Negli anni abbiamo aperto ben tre scuole in Sud Africa, grazie all’appoggio della Marina Militare, a breve ne apriremo anche una quarta. Questo significa che stiamo seminando qualcosa di giusto. Tornare alla Lega Navale è un po’ come tornare a casa, io stesso ho iniziato a praticare la vela grazie alla Lega, questo premio mi riempie di gioia”.

Il presidente della Lega Navale di Napoli, Rosaria Rosini, nel confermare il suo apprezzamento per l’operato del comandante Sarno, da lei definito “una persona Lega Navale”, ha lanciato l’idea di unire la sezione di Napoli ed il team Shosholoza in un gemellaggio, così da portare nelle acque del golfo di Napoli i ragazzi sudafricani. I giovani velisti dell’”Izivunguvungu MSC Foundation for Youth” potranno essere ospitati per una settimana dalla Sezione di Napoli della Lega Navale Italiana ed avranno l’opportunità di regatare nella splendida cornice del Golfo in occasione della settimana della Velalonga.

“È stato un grande onore per noi accogliere e premiare Salvatore Sarno - ha sottolineato Rosaria Rosini - In particolar modo, il suo impegno in favore dei ragazzi meno fortunati si sposa perfettamente con i fini statutari della Lega Navale. La decisione di chiamare il premio “I grandi della vela” è legata non solo all’aspetto agonistico ma, anche e soprattutto, all’impegno che questi sportivi profondono nel quotidiano per aiutare i giovani meno fortunati”.

Anche Paolo Cian ha confermato quanto detto dal presidente della Lega Navale di Napoli: “Con Shosholoza è nata una mentalità nuova di vivere il mare. Salvatore merita questo premio più di chiunque altro. Da più di vent’anni si dedica ai ragazzi che vivono situazioni difficili, credo che questo sia il punto di contatto più importante con le finalità della Lega Navale. Ciò che più deve far riflettere è l’impegno con il quale porta avanti e sostiene i giovani. A lui si deve la creazione del team il cui nome è di per sé un programma: il termine Shosholoza è, infatti, profondamente legato alle radici indigene della cultura sudafricana e si rifà ad una canzone da lavoro, cantata dai minatori e da tutti coloro che sono costretti a una vita di enormi sacrifici e fatiche fisiche. Letteralmente significa “vai avanti” e Salvatore, nello sport come nella solidarietà, non smette mai di andare avanti”.

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03/12/07

Breil Milano sale a bordo di Shosholoza

Il gruppo Binda, secolare leader italiano dell'orologio, gioielli ed accessori di alta qualità (Breil Milano, Breil Tribe, D&G Time, D&G Jewels, Wyler Genève, Trudi Jewels, Nike Timing, Seiko, Lorus, Paris Hilton Watches, Glam Rock watches, Moschino Cheap&Chic watches and jewels, Ducati and Ducati Corse watches), annuncia la propria entrata nel mondo della vela grazie alla sponsorizzazione del Team Shosholoza, sfidante sudafricano alla 33a America's Cup.

"Siamo orgogliosi di sostenere il Team Shosholoza in questo sforzo meraviglioso", dice Marcello Binda, CEO del Gruppo Binda. "Questa cooperazione lega due "team" che condividono gli stessi valori: passione, impegno, orgoglio, audacia nell'affrontare giorno dopo giorno nuove sfide".

Breil Milano & Team Shosholoza: la stessa voglia di vincere

"Le competizioni veliche ad alto livello e la sfida dell'America's Cup rappresentano un nuovo mondo per noi", continua Marcello Binda, "una passione da noi sempre coltivata ma che solo ora, grazie alla collaborazione con il Team Shosholoza, riusciamo a sperimentare. Questo perchè Shosholoza rappresenta per noi il partner perfetto per questo eccitante debutto: la partecipazione del team alla 32a America's Cup ha rappresentato un sogno che è divenuto realtà ed i loro brillanti risultati hanno dimostrato il potenziale di questo team che con coraggio, impegno, passione, riesce a stare agli stessi livelli dei grandi nomi della vela internazionale. Lo spirito con cui tutto il team regata nei mari più competitivi di tutto il mondo ha conquistato il cuore di tantissimi fan, incluso il nostro.

Entrare nel mondo dell'America's Cup con Team Shosholoza fa realizzare anche un nostro sogno. Siamo fermamente convinti che nulla è impossibile...tutti noi dobbiamo fare e credere in ciò che ci dice la famosissima canzone sudafricana: shosholoza....dobbiamo andare e guardare sempre in avanti, insieme.

Questo è lo spirito di Shosholoza, lo spirito nel quale noi crediamo..."

"Siamo orgogliosissimi di questa partnership" afferma Capitan Sarno, anima del team sudafricano. "Sono convinto che condivideremo la stessa eccitazione, agitazione, nello sforzarci per dare il nostro meglio e realizzare così una meta comune".

"Il cuore di Shosholoza è sudafricano", aggiunge Capitan Sarno, "ma la seconda principale nazionalità del nostro Team è italiana, me compreso. La partnership con Breil Milano può rafforzarsi solo col tempo".

Determinazione, dinamismo, global scope, tecnologia, innovazione, passione, forza, coraggio, originalità...questi sono i valori condivisi da Team Shosholoza e Breil Milano.

I contorni della partnership.

Breil Milano con questo accordo diverrà finanziatore e fornitore ufficiale del Team. Il logo Breil Milano sarà esposto sul boma dell'imbarcazione, sui tender e sull'abbigliamento utilizzato dal Team.

Breil Milano fornirà al Team una nuovissima linea di orologi, gioielli ed occhiali da sole. Orologi ed occhiali da
sole, in particolare, saranno sviluppati per dare il massimo delle prestazioni durante le regate.
La collezione di orologi, gioielli e occhiali da sole di Breil Milano per Team Shosholoza sarà in vendita al pubblico a partire dalla primavera 2008 ed essa sarà ispirata dai colori vivaci del Team sudafricano.

Binda, società italiana situata a Milano, possiede i marchi "Breil Milano", "Tribe by Breil" e "Wyler Genève".

Essa fu costituita nel 1906 in una piccola città del Lago Maggiore dove Innocente Binda aprì un negozio di orologi;


Nel 1932 cominciò a vendere e a distribuire Wyler watches, una marca che ha marcato la storia degli orologi;

Nel 1935 nacque la marca Breil, rilanciata nel 1994 grazie al famosissimo spot "toglietemi tutto ma non il mio breil" con cui il Gruppo Binda divenne leader incontrastato del mercato italiano;


Nel 1997 Binda divenne distributore di Seiko e Lorus, due marchi famosissimi in tutto il mondo;


Nel 1999 la società ebbe tantissimo successo anche con la nascita e la distribuzione di Nike Timing watches;


Nel 2000 ebbe la licenza per la produzione e distribuzione su scala internazionale del marchio D&G Dolce & Gabbana Time;


Nel 2001 fu lanciata la prima linea di gioielli Breil, primo importante passo per la creazione di un Breil lifestyle;


Nel 2002 lo spot Breil fu internazionalizzato e trasformato in "don't touch my breil";


Nel 2003 fu presentata la prima collezione in cuoio;


Nel 2005 partì la produzione e la distribuzione dei gioielli a marchio D&G e Trudi, oltre che all'apertura di un ramo a Miami, in Germania e in Cina;


Nel 2006 fu lanciata la prima linea di fragranze a marchio Breil Milano;


Nel 2007 il portfolio fu arricchito di Breil Milano Eyewear, Paris Hilton Watches and Glam Rock watches. Il gruppo Binda ha recentemente annunciato due nuove licenze: Moschino Cheap&Chic watches and jewels and Ducati watches.


Il Gruppo distribuisce attualmente i suoi prodotti in più di 60 paesi ed è presente, con i suoi rami ed unità di produzione, negli Stati Uniti, in Spagna, Portogallo, Germania, Cina, Regno Unito, Svizzera, Hong Kong; il suo organico è composto da più di 350 persone e il suo bilancio consolidato, nell'anno 2006, è stato pari a 253 milioni di euro.

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Simone Binda (left), Captain Salvatore Sarno CEO and founder and managing director of Team Shosholoza, and Marcello Binda (right),

Shosholoza sailor Ken Venn, Simone Binda, Captain Salvatore Sarno, md Team Shosholoza, Marcello Binda (CEO) and sailor Joe Heywood

23/11/07

I piani vanno avanti...

Team Shosholoza andrà avanti con i piani per la 33a America's Cup nonostante l'annuncio del differimento dell'evento del 2009.

La preparazione del Team per la 33a America's Cup andrà avanti come progettato nonostante l'annuncio, della notte scorsa, ove l'ACM intende posticipare l'evento.

In un comunicato stampa pubblicato la notte scorsa, l'ACM ha spiegato che in seguito all'incertezza nella conclusione del caso legale avviato dallo sfidante americano BMW Oracle Racing presso la Corte di New York, non resta, agli organizzatori dell'evento, che rimandare lo stesso.

Ma il fondatore nonche managing director di Team Shosholoza, il Comandante Salvatore Sarno, ha questa mattina affermato che "nulla è cambiato per i sudafricani".

"Continueremo a portare avanti i nostri piani. Vogliamo essere pronti per competere su qualunque campo di regata. Penso che nel 2008 ci saranno o uno o due Act della 33a America's Cup e vogliamo trovarci preparati ed essere i migliori!" ha aggiunto.

Il Comandante Sarno ha recentemente annunciato l'accordo con l'architetto navale Alex Simonis per la progettazione e costruzione del nuovissimo AC90 piedi per la 33a America's Cup. La costruzione dell'imbarcazione avverrà a Citta del Capo e partirà a Marzo del prossimo anno; il completamento è fissato per Settembre e le prove in acqua partiranno ad Ottobre nella splendida Table Bay.

"Il nostro team design continuerà a lavorare, nulla è cambiato" ha aggiunto il Comandante Sarno.
Il comunicato stampa pubblicato dall'ACM recita in questo modo:

"la corrente incertezza circa il futuro dell'evento presuppone la decisione di posticipare i piani del 2009".

Segue il testo completo:

"Durante i mesi scorsi, l'America's Cup Management (ACM), la Societè Nautique de Geneve (SNG - il challenge club del defender svizzero Alinghi) e il Club Nautico Espanol de Vela (CNEV) hanno lavorato congiuntamente con gli sfidanti per sviluppare le regole per un'eventuale evento del 2009"

"L'incertezza che pesa sulla conclusione del caso legale avviato presso la Corte di New York dallo sfidante americano BMW Oracle Racing Team, non lascia agli organizzatori nessun altra alternativa che quella di rimandare l'evento"

"Il termine ultimo per l'iscrizione dei Challenge alla prossima America's Cup (15 Dicembre) rimane per ora valido; ACM, SNG e CNEV attendono la conclusione del caso legale. Se la Corte Suprema di New York confermerà la validà del CNEV e BMW Oracle Racing deciderà di non ricorrere in appello alla decisione, ACM a cercherà di lavorare con i competitors per adottare le regole esistenti ad un prossimo evento di Valenzia".

"Se il giudizio della Corte Suprema di New York sarà negativo nei confronti del CNEV, SNG accetterà le richieste del Golden Gate Yacht Club e incontrerà loro, possibilmente, su un multiscafo".

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12/11/07

E' Alex Simonis il nuovo designer di Shosholoza

Team Shosholoza ha nominato un nuovo architetto navale per condurre, in Sudafrica, il disegno e la costruzione di un nuovo 90 piedi per la prossima campagna di Coppa America.

Il managing director del Team, il Comandante Salvatore Sarno, che Alex Simonis, architetto navale che ha la propria base a Cape Town ha firmato con il Team il contratto che gli assegna la posizione di designer capo nella costruzione del nuovo Challenger Sudafricano. Simonis capeggerà una numerosa squadra di designer e tecnici di nazionalità sudafricana i quali hanno già partecipato alla costruzione dell'RSA83.


La recluta di Alex Simonis coincide con l'annuncio, da parte dell'America's Cup Management, di un nuovo formato dell'evento, di nuove regole e di una nuova, più veloce e più grande imbarcazione: la gigante AC90. Tutto in previsione della prossima America's Cup che si terrà a Valencia nel 2009.


"Sarà una barca gigante. Di essa tutto è estremizzato e sono sicuro che ciò piacerà sia ai regatanti che agli spettatori!" ha affermato Alex Simonis il quale aggiunge: "la prospettiva di disegnare la nuova Shosholoza è per me molto stimolante, vedo in essa una nuovissima nonchè importissima sfida".


La nuova barca sarà disegnata e costruita a Cape Town; la costruzione comincerà a Marzo del 2008 e la data di completamento dei lavori è prevista per settembre.


Questa sarà varata a Cape Town solo ad Ottobre e le prove in acqua cominceranno nello stesso mese nelle acque della splendida Table Bay. La barca sarà ri-varata a Valencia nel mese di Febbraio del 2009 in attesa delle regate di Aprile.


Le nuove regole che vedono l'AC90 protagonista sono state pubblicate la scorsa settimana dopo un lungo processo di consultazione tra tutti gli sfidanti della 33a America's Cup e il Defender, lo svizzero Alinghi.

L'intento di queste nuove regole è quello di costruire una nuova classe di imbarcazioni "visibilmente impressionanti, spettacolarmente veloci e competitive" rispetto alla Version 5 (V5) utilizzata nella 32a America's Cup.

La nuova barca di classe avrà dimensioni spaventose: ecco un confronto tra la V5 e l'AC90.


Con riguardo alla superfice velica bisogna sottolineare che questa sarà maggiorata del 50% rispetto alla Version 5 e invece, con riguardo al numero dei componenti l'equipaggio, questo sarà pari a 20 (3 componenti in più rispetto alla Version 5). Anche il limite di peso dell'equipaggio è stato rimosso.


"Non penso che in circolazione ci sia qualcosa di simile" ha affermatò Alex Simonis che dice inoltre di essere stato in continuo contatto con Nicola Sironi, l'ingegnere italiano che rappresenta Team Shosholoza alle riuniuoni di consultazione a Valencia, con il quale ha analizzato ogni step delle regole sviluppate dall'ACM.


"E' un programma alla Star Wars; stiamo andando dove nessuno è andato prima. Abbiamo accumulato esperienza per aver disegnato una imbarcazione di queste dimensioni e per questo sono sicuro che riusciremo a disegnare a costruire e a varare la nuova Shosholoza in termi record".


Simonis è conosciutissimo per il suo 90 piedi "Nicorette II" affermatosi con onore nella Sydney-Hobart appena tre settimane dopo il suo varo. "Nicorette I", un 80 piedi, vinse invece la Sydney-Hobart del 2000 mentre il suo 70 piedi "Broomstick" è stato il primo maxi IMS a vincere in tempi record la transatlantica "Cape To Rio" appena cinque settimane dopo il suo varo.


La Simonis Voogd Design (la società creata da Alex Simonis) ha ricevuto numerosi premi internazionali per "migliore barca dell'anno" e Simonis, durante la sua intensa carriera, ha disegnato numerosissime imbarcazioni dimostratesi vincenti in Sud Africa. La società disegnerà inoltre le nuove imbarcazioni per il cantiere europeo Dehler.


Il Comandante Sarno è orgoglioso dell'arrivo di Alex Simonis. "Conosco Alex da vent'anni, da quando vivo in Sud Africa, e ho sempre ammirato i suoi disegni e le sue imbarcazioni. Lui è come me un uomo che ha la passione per il proprio lavoro e per questo sono convinto che insieme possiamo fare davvero tanto e bene".


Tutto il Team, come affermato dal Comandante Sarno, si raggrupperà il prossimo mese di Dicembre a Città del Capo per un meeting a cui parteciperanno tutti gli atleti, i costruttori e i disegnatori.


Le prime pre-regate della prossima America's Cup si svolgeranno tra Giugno/Luglio del 2008 e in questa occasione saranno utilizzate le imbarcazioni protagoniste della 32a America's Cup, le Version 5. I nuovi 90 piedi faranno il loro debutto nell'Aprile/Maggio del 2009 con l'inizio degli America's Cup Trials. I match della 33a America's Cup inizieranno il 18 Luglio 2009.


Il Comandante Sarno è intenzionato a mantenere nel Team l'85% di coloro i quali hanno partecipato all'ultima Coppa ed impiegare ancora una volta i migliori atleti della vela Sudafricana. Un Coach professionista allenerà il Team per migliorare le performance, lo spettacolo, e infine tutta la crew potrà ancora contare sull'esperienza, sul talento, la fermezza e la lucidità nel match race e non solo del timoniere napoletano Paolo Cian e nella tattica dell'espertissimo Tommaso Chieffi.


Lo stratega Ian Ainslie, Salomon Dipeere e Golden Mgedeza inoltre hanno accumulato tanta esperienza per aver partecipato in estate al World Match Race Circuit.


MSC South Africa (Mediterranean Shipping Company), come afferma il Comandante Sarno, continuerà a supportare Team Shosholoza. Alla società -T--Systems, chief sponsor del Team per la 32a America's Cup, è stata lasciata aperta la porta e potrà in qualunque momento rinnovare la propria sponsorship.


"Abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme e credo fortemente che torneranno. La vela è uno sport onorevole, di classe; è uno sport che racchiude in se tecnologia, brivido, potenza. Per questo credo che lo sport della vela rappresenti per le grandi società un ottimo modo per promuovere se stesse, anche in vista dei mondiali di calcio che si svolgeranno nel 2010 in Sud Africa. Team Shosholoza sarà l'ambasciatore sudafricano in Europa per il 2010 e testimonierà a tutto il mondo di quante bellezze è ricco il Sud Africa, un Paese bellissimo da visitare. La nostra partecipazione alla 32a America's Cup ha mostrato a tutto il mondo il nuovo volto della democrazia sudafricana; ora vogliamo che i tifosi dei mondiali di calcio possano gremire le nostre spiagge", aggiunse.


Il Comandante Sarno, che ha subito appena 10 giorni fa un'operazione al cuore, è ritornato subito a lavoro "più forte che mai". L'unico limite impostogli dal suo specialista, nonchè figlio, è quello di non poter partecipare alla Comrades Marathon fra 15 giorni.


"Ma quando la Comrades Marathon (maratona di valenza mondiale organizzata in Sud Africa) si terrà a Giugno non avrò nessun problema. Sono pronto per iniziare la nostra 33a America's Cup!" aggiunge il Comandante Sarno con lo spirito combattivo tipico della sua persona: lo spirit of Shosholoza.

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08/11/07

La 33a America's Cup dovrebbe essere così...

La 33a America’s Cup dovrebbe cominciare il 18 luglio 2009.

Alla conferenza stampa odierna a Barcellona, AC Management (ACM), l’autorità responsabile dell’organizzazione della 33a America’s Cup, ha presentato i nuovi regolamenti dell’evento, compresi il formato, la programmazione e la nuova regola della classe AC90. L’annuncio delle date delle Regate di Selezione e di quelle dell’America’s Cup rappresenta un altro passo in avanti verso la realizzazione dell’evento nel 2009.

Alla conferenza stampa erano presenti Michel Hodara, CEO of ACM, Tom Schnackenberg, consulente di ACM sulla regola di classe e sui regolamenti dell’evento, Rolf Vrolijk, responsabile dei progettisti Alinghi, Juan Kouyoumdjian capo progettista di TeamOrigin e Agustín Zulueta, direttore generale di Desafío Español.


AC90: più grandi, più veloci, più impegnative.


Le imbarcazioni AC90 avranno una lunghezza fuori tutto di 90 piedi (27.4m), con un pescaggio in regata di 6.5 metri, riducibile a 4.7 metri per l’ormeggio.
La larghezza massima sarà di 5,3 metri, mentre era di 3,5 metri per la maggior parte delle barche in Versione 5. Il dislocamento sarà di 23 tonnellate, l’ albero misurerà 37,9 metri dalla base della coperta, con una lunghezza massima di bompresso di 15,5 metri (dalla faccia anteriore dell’albero) e una superficie dello spinnaker senza limitazioni. Con un equipaggio composto da 20 persone (limite massimo), la barca sarà estremamente impegnativa. Sono, infatti, previste tre persone in più di equipaggio, rispetto alle vecchie imbarcazioni della Versione 5, ma ci sarà anche circa il 50% in più di superficie velica. In considerazione dell’impegno fisico che sarà richiesto per gestire queste imbarcazioni, il limite di peso dell’equipaggio è stato eliminato.

Questa regola è il risultato di sei settimane di laboriosa e produttiva consultazione tra i progettisti del cinque challenger iscritti alla manifestazione e quelli del Defender, coordinati da Tom Schnackenberg, consulente di ACM sulla regola di classe, Come annunciato da tempo, la nuova regola è stata resa pubblica il 31 ottobre scorso.

I Reoglamenti della Competizione: che cosa c’è di nuovo?

L’obiettivo è quello di realizzare un evento sportivo che sia ancora più spettacolare per la 33a edizione dell’America’s Cup, introducendo diverse novità, oltre la nuova classe AC90. ACM ha lavorato in sintonia con i cinque challenger e Alinghi per arrivare a gestire un evento che tenesse conto delle richieste e delle necessità di tutti i partecipanti. I Regolamenti della Competizione e il formato dell’evento per la 33 edizione si fondano sull’obiettivo di realizzare una manifestazione spettacolare e molto competitiva, ma anche con la chiara intenzione di controllarne i costi.

ACM intende limitare i costi per i partecipanti non consentendo i test comparativi tra due imbarcazioni in mare (eccezion fatta per le regate di allenamento o dell’evento stesso, ufficialmente organizzate da ACM) Sono stati inoltre introdotti i “periodi di divieto di navigazione” ed è stato limitato il numero di vele che ogni sindacato può produrre. Tutto ciò è stato deciso grazie al periodo di consultazione e in accordo tra i cinque challenger e il Defender.

Una ulteriore differenza di rilievo, rispetto alla precedente edizione dell’America’s Cup, è rappresentata dal formato dell’evento. La 33a edizione sarà suddivisa in quattro fasi: gli Atti, i Trial, le Regate di Selezione degli sfidanti e l’America’s Cup vera e propria. Il Defender potrà partecipare agli Act, ai Trial e all’America’s Cup, ma non alle Regate di Selezione degli sfidanti.

Questo sistema è stato adottato considerando il fatto che l’Americas’ Cup si è evoluta nel corso degli ultimi 156 anni, passando dai Defender Trial, dove diversi Defender appunto si affrontavano tra loro per stabilire chi fosse il migliore, mentre il Challenger si allenava da solo, al fatto che i Challenger hanno poi superato i Defender in termini di partecipazione(la prima volta è accaduto nel (1970) e alla fine si è arrivati alla formula degli ultimi dieci anni: un unico Defender e sfide di selezione soltanto tra i Challenger. Questa situazione ha comportato di fatto un isolamento del Defender.

Oltre all’isolamento, il taglio dei costi, che ha di fatto bandito la possibilità di effettuare test tra due barche, comporta di conseguenza il fatto che il Defender partecipi alla fase dei Trial fino alle regate di selezione dei challenger. E’ stato peraltro riconosciuto come aspetto di vitale importanza il fatto che Alinghi non abbia nessuna influenza sulla selezione finale del Challenger Ufficiale e il formato dei Trial è pensato proprio per ottenere questo risultato.

Sono state introdotto le regate di allenamento in sostituzione dei test tra due imbarcazioni. Ogni team può richiedere l’organizzazione di una regata di allenamento e il presidente del comitato di regata organizzerà una serie di regate ufficiali di allenamento. Il calendario di queste regate sarà gestito con cura e reso pubblico a tempo debito per garantire a tutti i challenger interessati a partecipare, di avere le stesse possibilità degli altri. Queste regate di allenamento dovranno cominciare al più presto nell’ottobre 2008 e continuare fino all’aprile 2009; comprenderanno sia regate di flotta che di match race con la formula dei round robin.


///Act


Fine giugno/luglio 2008: Act 1, a Valencia (regate di flotta e match race con le imbarcazioni ACC V5)
Settembre 2008: Act 2, in una località europea da confermare Europe (regate di flotta e match race sempre con le imbarcazioni ACC V5)
Aprile 2009: Act 3, a Valencia con le nuove barche della classe AC90 (regate di flotta) da confermare

I risultati degli Act non produrranno un punteggio finale utilizzabile per i Trial. In ogni caso a parte il prestigio e la visibilità, questi risultati garantiranno un bonus relativamente alla quantità di vele che ogni team potrà realizzare nel 2009. I team che parteciperanno agli Act del 2008 potranno realizzare nel 2009 cinque vele in più rispetto alle 45 consentite per regolamento. Il vincitore degli Act 2008 godrà un ulteriore bonus di due vele, mentre il secondo classificato avrà diritto ad una vela in più.

///Trial

Round Robin 1 and 2
Cominceranno il 2 maggio 2009 e consentiranno di stilare una classifica che includerà i Challenger e Alinghi. I primi sei classificati entreranno in Semifinale. I team esclusi parteciperanno ad un evento che si svolgerà in contemporanea (con la formula delle regate di flotta) il ‘Challenger Sail Off’, che determinerà la classifica finale degli esclusi e di conseguenza l’ammontare dell’importo che ciascuno di loro riceverà da ACM al momento della divisione degli utili.

///Semifinali

maggio/giugno 2009: tre Round di Semifinali (tra i sei migliori team dei Round Robin), che determineranno una classifica dei Challenger. Il primo classificato conquisterà di diritto la Finale delle selezioni dei Challenger, mentre è previsto un ripescaggio tra il secondo e il terzo Challenger classificato. Alinghi a questo punto andrà direttamente nella seconda serie (quella degli esclusi) che si svolgerà in parallelo.

///Regate di Selezione degli Sfidanti

Cominceranno a fine giugno 2009 con il ripescaggio. Il vincitore del ripescaggio affronterà il primo Challenger classificato nella finale delle Selezioni dei Challenger al meglio delle sette regate. Il vincitore della Finale delle Selezioni dei Challenger incontrerà Alinghi a partire dal 8 luglio 2009, nelle regate dell’America’s Cup.

In contemporanea con la Finale delle Selezioni degli Sidanti, Alinghi e i Challenger eliminati, parteciperanno a due round robin di un evento parallelo chiamato ‘Secondary Series’. Il risultato di questo evento determinerà la classifica finale di questi Challenger.

///Le regate della 33a Americas’ Cup

A partire dal 18 luglio 2009, il migliore tra i Challenger incontrerà il Defender in una serie di regate al meglio delle nove prove per la conquista dell’America’s Cup.

31/10/07

33rd America's Cup - E’ nata l'AC90

Oggi, come programmato, AC Management ha pubblicato la nuova regola di classe degli AC90, ponendo una pietra miliare nella strada che porta 33a America’s Cup. Questa regola è stata scritta nel corso delle ultime sei settimane attraverso una consultazione dei progettisti che ha coinvolto tutti i challenger ufficialmente iscritti, il Defender e il responsabile del progetto di Tom Schnackenberg che ha partecipato in qualità consulente di ACM per la regola di classe e per i regolamenti dell’evento.

I progettisti di tutti e sei i challenger iscritti si sono incontrati regolarmente in una serie di riunioni a partire dal 15 settembre. Tom Schnackenberg commenta così le sessioni di lavoro che si sono svolte: “Il nostro lavoro ha consentito, grazie alla preziosa collaborazione dei challenger, di arrivare ad un risultato eccellente. E’ incredibile quanti professionisti di alto profilo hanno partecipato a queste riunioni, persone che grazie alla loro inventiva e alla loro capacità hanno saputo contribuire, ma anche accettare consigli e collaborare tra di loro. Queste ultime sei settimane sono state un’esperienza molto positiva per me.”

In breve si può dire che la classe AC90 avrà una lunghezza massima di 90 piedi, un pescaggio di 6,5 metri in regata e un dislocamento di 23 tonnellate. Questo ultimo parametro è stato definito su richiesta dei challenger. Schnackenberg ha poi aggiunto: “nello scrivere la regola AC90 abbiamo utilizzato l’esperienza ottenuta con la Versione 5 della regola della scorsa America’s Cup e abbiamo provato a rendere tutto il più semplice possibile dato il poco tempo a disposizione per realizzare le nuove imbarcazioni. Certamente abbiamo anche avuto l’accortezza di non ignorare tutto quello che abbiamo imparato negli ultimi 18 anni vissuti a bordo degli ACC. La nuova regola è una ‘box rule’ piuttosto che una regola a compenso e differisce notevolmente dalla Versione 5 in quanto le imbarcazioni saranno più grandi, più veloci e molto più impegnative”.

Juan Kouyoumdjian, disegnatore capo del challenger inglese, TeamOrigin, commenta come segue i risultati del lavoro svolto: “Per me partecipare ad una serie di riunioni presiedute da Tom Schnackenberg e contribuire alla stesura di una regola di classe per questa tipologia di imbarcazioni che dovranno essere utilizzate per l’America’s Cup, è stato un vero onore e una magnifica esperienza. Progettisti, architetti navali e ingegneri dei diversi challenger e del Defender rappresentano professionalità di altissimo livello e quindi persone speciali. A mio avviso abbiamo lavorato con una metodologia molto efficiente e produttiva: imbarcazioni saranno spettacolari, difficili da progettare e da utilizzare”.

John Cutler, direttore tecnico di Desafío Español, dichiara: “Siamo contenti del risultato, E’ stato un lavoro molto impegnativo per tutti i team, sia per i challenger che per il Defender dunque, e in corso d’opera ci sono stati molti cambiamenti. Navigare su queste barche sarà sicuramente eccitante, progettarle sarà una vera sfida e lo stesso si può dire per gli equipaggi che dovranno utilizzarle. Le regate saranno spettacolari.”

Nell’ambito delle ulteriori attività necessarie per realizzare l’evento America’s Cup nel 2009, Tom Schnackenberg continuerà il suo lavoro per finalizzare anche i regolamenti dell’evento, sempre in collaborazione con i challenger e il Defender.
Regolamenti e regola AC90 sono pensati e scritti per l’evento che si terrà nel 2009 e rimarranno pertanto a esclusiva conoscenza e utilizzo dei challenger iscritti, fino a quando non sarà definitivamente conclusa la causa legale presso la Suprema Corte di New York.

La regola AC90 può essere scaricata all’indirizzo www.americascup.com

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Per maggiori informazioni:

www.teamshosholoza.com (Sito Ufficiale)

info@spiritofshosholoza.com (S.O.S. Crew)

12/08/07

Vincitori & Finalisti in 154 anni di storia dell'America's Cup


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2007 - 32a AC - Valencia (ESP): Alinghi Vs. Emirates TNZ (5-2)
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2003 - 31a AC - Auckland (NZL): Team New Zealand Vs. Alinghi(0-5)
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2000 - 30a AC - Auckland (NZL): Team New Zealand Vs. Luna Rossa (5-0)
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1995 - 29a AC - San Diego (USA): Young America Vs. Black Magic (0-5)
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1992 - 28a AC - San Diego (USA): America3 Vs. Il Moro di Venezia (4-1)
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1988 - 27a AC - San Diego (USA): Stars and Stripes Vs. New Zealand (2-0)
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1987 - 26a AC - Fremantle (AUS): Kookaburra III Vs. Stars & Stripes (0-4)
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1983 - 25a AC - Newport (USA): Liberty Vs. Australia II (3-4)
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1980 - 24a AC - Newport (USA): Freedom Vs. Australia (4-1)
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1977 - 23a AC - Newport (USA): Courageous Vs. Australia (4-0)
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1974 - 22a AC - Newport (USA): Courageous Vs. Southern Cross (4-0)
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1970 - 21a AC - Newport (USA): Intrepid Vs. Gretel II (4-1)
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1967 - 20a AC - Newport (USA): Intrepid Vs. Dame Pattie (4-0)
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1964 - 19a AC - Newport (USA): Constellation Vs. Sovereign (4-0)
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1962 - 18a AC - Newport (USA): Weatherly Vs. Gretel (4-1)
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1958 - 17a AC - Newport (USA): Columbia Vs. Sceptre (4-0)
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1937 - 16a AC - Newport (USA): Ranger Vs. Endeavour II (4-0)
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1934 - 15a AC - Newport (USA): Rainbow Vs. Endeavour (4-2)
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1930 - 14a AC - Newport (USA): Entreprise Vs. Shamrock V (4-0)
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1920 - 13a AC - New York (USA): Resolute Vs. Shamrock IV (3-2)
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1903 - 12a AC - New York (USA): Reliance Vs. Shamrock III (3-0)
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1901 - 11a AC - New York (USA): Columbia Vs. Shamrock II (3-0)
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1899 - 10a AC - New York (USA): Columbia Vs. Shamrock (3-0)
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1895 - 9a AC - New York (USA): Defender Vs. Valkyrie III (3-0)
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1893 - 8a AC - New York (USA): Vigilant Vs. Valkyrie II (3-0)
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1887 - 7a AC - New York (USA): Volunteer Vs. Thistle (2-0)
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1886 - 6a AC - New York (USA): Mayflower Vs. Galatea (2-0)
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1885 - 5a AC - New York (USA): Puritan Vs. Genesta (2-0)
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1881 - 4a AC - New York (USA): Mischief Vs. Atalanta (2-0)
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1876 - 3a AC - New York (USA): Madeleine Vs. Countess of Dufferin (2-0)
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1871 - 2a AC - New York (USA): Columbia Vs. Livonia (4-1)
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1870 - 1a AC - New York (USA): Magic Vs. Cambria (1-0)
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1850 - Isle of Wight (ENG): America Vs. 15 Yachts (1-0)
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Anno///Edizione///Luogo///Defender///Challenger