31/01/09

Una firma, una visita, una identità: Shosholoza 100%


Un giorno di tanto tempo fa scrissi:

"Questo blog nasce dal profondo del cuore;
nasce dall'amore e dalla passione;
nasce dalla condivisione di valori comuni a tutto il Team.
Tutti coloro i quali credono che è possibile cambiare e crescere anche avendo budjet limitati, meno esperienza, tanti problemi, condivide uno spirito che nessun altro ha, uno spirito che bisogna sempre conservare e custodire con cura.
Ed è questo il messaggio che tentiamo di lanciare: mai scoraggiarsi ma lottare e sacrificarsi; lottare e sacrificarsi sempre affinchè tutto il mondo possa comprendere cos'è lo "Spirit of Shosholoza", cosa c'è dietro, e possa sperare e credere negli stessi valori in cui noi crediamo.
Siete nel posto giusto al momento giusto, lo "Spirit of Shosholoza" saprà contagiarvi e farvi emozionare."

Ora come ora non posso che riutilizzare le stesse parole di un tempo, augurarmi una grande partecipazione di tutto il popolo di Shosholoza e un segno tangibile della presenza in questo piccolo spazio dedicato al Team.

Una firma. Una visita. Una identità. Perchè ognuno volendo può prendere parte al sogno sudafricano...

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Ai cari lettori vorrei ricordare di inserire:
  • Messaggio (Message)
  • Nome/Nickname (Name/Nickname)
  • Città/Paese di provenienza (City/Country)

Un messaggio dal Comandante Sarno...

Sono arrivati centinaia di messaggi di supporto da tutto il mondo al Team per questa amara sconfitta nella prima regata dei Louis Vuitton Pacific Series di Auckland, Nuova Zelanda.

Ma il messaggio più profondo e passionale non poteva che essere scritto dal fondatore del Team, il Comandante Salvatore Sarno, il quale, anche se non presente ad Auckland per l’evento, ha voluto, per mezzo di una e.mail, esprimere il suo dispiacere per non essere con tutto il Team in Nuova Zelanda.
Il Comandante, infatti, si trova a Durban (Sud Africa) dove segue con attenzione le regate tramite internet.

Questa è l’e.mail recapitata a Di Meek, portavoce del Team Shosholoza:

Mai come in passato, mai come oggi, mi pento di non essere fisicamente li con voi. Sento nel mio stomaco una strana sensazione; è la stessa che avevo quando vincemmo la nostra prima regata con “Victory” e quando coronammo uno dei nostri sogni battendo Luna Rossa. So che avete lavorato sodo e che ognuno di voi darà il massimo affinchè tutto il mondo possa vedere la bandiera sudafricana sventolare forte.

Come sapete Shosholoza ha conquistato un posto particolare nei cuori dei tifosi, quegli stessi tifosi che vi accompagnano con il loro entusiasmo e che soffriranno e esulteranno nel guardare le vostre regate.
Ricordate sempre di essere umili nella vittoria e orgogliosi nella sconfitta.

Questo è, semplicemente, Shosholoza.

Salvatore Sarno.

Un’altra cosa da menzionare è stata la piccola festa di compleanno in onore dello stratega Kiwi Camoron Appleton; festa degnamente condita con una torta squisitamente preparata dallo Sky City Hotel di Auckland, l’hotel dove sono ospitati tutti i Team partecipanti ai Louis Vuitton Pacific Series.

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(Picture by Giuliano Luzzatto)




30/01/09

L’attesa morde, qualunque sia...

I ragazzi del Team Shosholoza non sono scesi in acqua nel primo giorno di regate dei Louis Vuitton Pacific Series per il loro primo giorno, per così dire, di riposo, per poi affrontare nel secondo giorno di regate il neonato Greek Challenge, ideato e voluto dall’uomo d’affari greco-canadese Sotiris Buseas.

L’evento è configurato in modo che ogni Team debba obbligatoriamente regatare con gli altri quattro che formano ogni Pool. I Pool, com’è possibile intuire anche dai precedenti articoli, sono due e comprendono:

Pool A. Emirates Team New Zealand, Pataugas K-Challenge, BMW Oracle Racing Team, Damiani Italia Challenge, China Team.

Pool B. Greek Challenge, Team Origin, Team Shosholoza, Alinghi, Luna Rossa.

Il primo giorno di Stop per Shosholoza ha rappresentato un’occasione in più per fare un resoconto sulle settimane di allenamenti antecedenti l’evento. Si è in particolare discusso sulle eventuali tattiche da adottare, sulle strategie e sulle manovre.

“I greci sono molto forti ed aggressivi, lo si è visto in questa prima regata inaugurativa dei LVPS contro Alinghi. Sono stati doppiamente penalizzati poiché Brady ha effettuato una manovra un po’ al limite, che ha lo portato ad un piccolo contatto con gli svizzeri, ma hanno comunque fatto una buona regata” ha dichiarato Paolo Cian.

Il timoniere del Challenger greco è il Kiwi Gavin Brady, già timoniere di BMW Oracle Racing Team per la 32esima Coppa America nel 2007, Prada Challenge nel 2003, America One nel 2000 e Tag Heuer nel 1995: non avrebbe potuto avere un miglior palmares.

Per l’incontro contro Greek Challenge Team Shosholoza, sponsorizzato per l’evento da Breil Milano e MSC Crociere, regaterà con NZL 84 mentre i greci utilizzeranno NZL 92.

Le previsioni metereologiche prevedono cielo poco nuvoloso o a tratti nuvoloso con brezze da sudovest e un massimo di 24 gradi.

Non ci resta che aspettare…

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(Picture by Giuliano Luzzatto)

LVPS - Round Robin 1 - Prima giornata di regate: ecco cosa è accaduto...

Nel primo match di questa prima giornata di regate i francesi di K-Challenge hanno regatato contro i cinesi di China Team con al timone Ian Williams, in un incontro molto ventoso (14-16 nodi di brezza da Sudest), vincendo per 1minuto e 2secondi.

Ha molto sorpreso la vittoria del Team inglese Origin, condotto dai due agguerritissimi Ben Ainslie e Ian Percy, ai danni di Luna Rossa con al timone Peter Holmberg.

La regata tra i padroni di casa di Team New Zealand e Damiani Italia Challenge con al timone Francesco Bruni e alla tattica Vasco Vascotto, ha espresso la superiorità del Team neozelandese che ha condotto la regata dall’inizio alla fine.

Infine, nonostante un cattivo inizio e una doppia penalità, la quarta regata della giornata, quella tra Greek Challenge e Alinghi, è stata vinta dagli svizzeri con un margine di vantaggio di 2minuti e 2secondi.

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(Picture by Paul Todd/Outsideimages.co.nz)

L'ordine di battaglia...

Ecco l'ordine di battaglia prontamente recuperato dal sito ufficiale dei Louis Vuitton Pacific Series.









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(Fonte: www.louisvuitton-pacificseries.com)

28/01/09

Palinsesti? Si grazie...

Ho messo al setaccio i palinsesti delle emittenti televisive nazionali per sapere con certezza quali fossero quelle a trasmettere in diretta l’evento di Auckland a partire dal prossimo 30 gennaio.

E bene da quello che ho capito e letto due saranno le emittenti che in particolare, per l’Italia, seguiranno i Louis Vuitton Pacific Series: la RAI e l’emittente della vela e del mare della piattaforma satellitare, Yacht & Sail.

Con riguardo alla prima, la RAI, ho letto un bel po’ di articoli di tifosi irritati dal fatto che la prima emittente nazionale seguirà si l’evento, ma non in toto e soprattutto non in diretta. Mi spiego meglio: non vi saranno, come normale che sia per un evento così importante, le classiche dirette alle tre del mattino ma sarà purtroppo implementato soltanto un sunto ogni sera condotto insieme a Giulio Guazzini che si troverà per l’occasione ad Auckland.

Con riguardo a Yacht & Sail, canale 214 di Sky, il palinsesto è più completo e l’evento si preannuncia più seguito. Si prevede infatti che dal 30 gennaio tutti i giorni alle 22.30, Gabriele Cutini Costa e Roberto Ferrarese da Milano e Rachele Vitiello direttamente da Auckland e in replica alle 13.45 e alle 19.15 del giorno successivo, seguiranno passo dopo passo questa spettacolare avventura in modo che chiunque potrà seguire l’evento comodamente seduto dal pozzetto di casa propria.

Inoltre, sempre in riferimento a Yacht & Sail, in studio per commentare le regate ci saranno anche un giornalista di Yacht&Sail (si alternano Andrea Brambilla, Maurizio Bertera e Bianca Ascenti) e due ospiti diversi ogni giorno con i quali verranno approfonditi temi sportivi e non.

Ora come ora non ci resta che aspettare e canticchiare le solite note…Shosholoza…

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20/01/09

Sole vieni a noi...

Anche se il freddo non ha mai abbandonato per un solo attimo Valencia il sole per fortuna era lì, in cielo, in attesa che Shosholoza uscisse in acqua per la sessioni di allenamento in vista dei Louis Vuitton Pacific series.

"Ci sono molti nuovi membri nella squadra e anche se ci alleniamo insieme da appena una settimana il sincronismo è perfetto ed incredibile. E’ fantastico” ha dichiarato Paolo Cian, Skipper e timoniere di Shosholoza.

Il programma giornaliero a cui tutti i ragazzi del Team si sono sottoposti ha compreso lunghe sessioni in palestra e dalle sei alle sette ore di allenamento nelle splendide acque del Mediterraneo lungo la costa di Valencia.

“Nei giorni scorsi con il tempo freddo e la pioggia lasciavamo il porto verso le 10 del mattino per la nostra consueta sessione di allenamenti per ritornare verso le 4 del pomeriggio. Con le buone condizioni del tempo ci anticipiamo e per le 8.45 siamo in acqua per ritornare verso le 4.30 del pomeriggio. Ci stiamo occupando di tutto per acquistare maggiore confidenza con la barca e ciò ci sta ripagando. Ci sentiamo molto pronti e preparati per Auckland, sarà una bella sfida” ha aggiunto.

Cian ha ammesso che questi allenamenti sono stati molto duri e che si è insistito in maniera più accentuata sulle fasi di pre-partenza, sui passaggi alle boe e sulla tattica.
Anche Alfredo Ricci, trentottenne salernitano, umpire di livello internazionale (ha preso parte all’ultima America’s Cup e negli ultimi dieci anni è stato impegnato in tutte le competizioni di maggiore rilievo di match racing in giro per il mondo), ha seguito in questi giorni l’evolversi degli allenamenti di Shosholoza e degli altri Team (Luna Rossa, Damiani Italia Challenge e Alinghi).

“E’ stato interessante e stimolante allenarsi sotto l’ occhio costante di un ottimo umpire come Alfredo. Inoltre è stato più che soddisfacente sapere che queste altre squadre estremamente esperte con cui ci siamo trovati qui a Valencia per questa serie di allenamenti ammirano il nostro modo di allenarci” ha aggiunto ancora Paolo Cian.

L’altro ieri è finita questa serie di allenamenti a Valencia ed il Team ora è pronto per recarsi in Nuova Zelanda per un’altra settimana di allenamenti prima del grande evento di Auckland.

Il primo giorno di regate del Louis Vuitton Pacific Series è programmato, vento e tempo permettendo, il 30 gennaio. Le regate inoltre si concluderanno il giorno 14 febbraio.

N° /// Nome /// Cognome /// Ruolo

1 Pietro Mantovani Bowman
2 Giuseppe Leonardi Mid-Bow
3 Charles Nankin Mast Man
4 Antar Vigna Pit Man
5 Solomon Dipeere Pit Ass.
6 Giuseppe Brizzi Pit asist
7 Massimo Gherarducci Back Up Pit Area
8 Massimo Paradiso stbd Grinder
9 Reinhardt Rauscher Port Grinder
10 Salvatore Pavoni Up-wind Trimmer
11 Pierluigi De Felice Down-wind Trimmer
12 Camron Wills Mid Grinder
13 Pierluigi Fornelli traveller
14 David Rae Main Trimmer
15 Paolo Cian Helmsman/Skipper
16 Tommaso Chieffi Tactician
17 Cameron Appleton Strategist
18 Francesco Mongelli Navigator
19 Andrea Pavan Aft Grinder
20 Moctar Fall Back up Grinder
21 Vernon Neville Back up grinder
22 Salvatore Sarno Team Principal
23 Jo Lees Shore Team Manager

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(Picture by Ivo Laimer, Jo Lees)

19/01/09

Pensieri al vento - Shosholoza: l'anima della vela.

Un giorno di non molto tempo fa lessi di un treno che tra la fine dell´Ottocento e i primi del Novecento correva dalla Rhodesia (oggi Zimbabwe) al Sudafrica e lessi che su quel treno migliaia di minatori neri, costretti a una vita di stenti e di fatiche nelle miniere d´oro del Transvaal, cantavano un´antica canzone: Shosholoza, che in lingua zulu significa "spingi avanti", "fai spazio" ed indica la corsa senza sosta verso la meta.

Fu da questa canzone che partì tutto; a distanza di oltre un secolo, quel nome legato alle radici e vagheggiante un sogno di libertà, comparve sulla fiancata della prima barca sudafricana della storia della Coppa America pronta a veleggiare nell’edizione di Valencia: Shosholoza si disse e si scrisse, l’anima della vela, the soul of saling.


Basta leggerne le parole o ascoltarne la musica per sentirsi subito coinvolti nel sogno sudafricano, basta sapere che dietro ad un’impresa di siffatta importanza vi è un italiano, come diremo noi dalle nostre parti o’ Comandante Sarno, approdato per lavoro e passione nella città portuale di Durban da tantissimi anni.

Basta pensare che Nelson Mandela e il premio Nobel per la pace l’Arcivescovo Desmond Tutu da subito entusiasti dell’idea hanno appoggiato il progetto del Challenger sudafricano, hanno premuto e pregato affinchè questo sogno si realizzasse e ne hanno condiviso gioie e dolori durante le regate in giro per il mondo.

E come dimenticare che tra le Egadi, nei Louis Vuitton Act di Trapani del 2005, Andrew Mlangeni, per ventisei anni compagno di carcere dell' ex presidente sudafricano nella cella di Robben Island e membro del Parlamento delle prime elezioni democratiche, scorazzava come diciottesimo a poppa incurante della pioggia che scendeva a secchiate e dello schioccare dei fulmini?


Bhè, questo è lo spirito di Shosholoza. Ricordo con piacere quando il Comandante Sarno disse: “abbiamo tutti i problemi di questo mondo, abbiamo un budget limitato, siamo meno esperti degli altri, ma abbiamo uno spirito di squadra che nessun altro ha. Dobbiamo conservarlo. Ricordate quello che abbiamo passato e che passiamo tutt’ora? Non siete dei professionisti, ma tutti insieme con la nostra fiducia abbiamo qualcosa di molto più grande, di molto più forte degli altri. Non dobbiamo cambiare perché nel momento in cui cambiamo, nel momento in cui pensiamo ai soldi, ai grandi affari, siamo finiti. Cosa pensate che non ricordo quante difficoltà avevate? Pensate sia cieco? Non sono affatto cieco. Ero orgoglioso di voi come lo sono oggi”. Il suo messaggio inneggiava alla indifferenza verso i complessi e costosi meccanismi tipici di una competizione così importante, “pensiamo a noi” diceva con toni forti, “pensiamo solo a noi stessi, alleniamoci e guardiamo avanti”.


E questi ragazzi venuti dal nulla, molti dei quali non avevano mai messo piede prima dell’RSA-48 (l’ex Luna Rossa di Auckland) e poi sull’RSA-83 (progettata e costruita in Sud Africa) su una barca di quelle dimensioni, hanno dimostrato, coadiuvati da validissimi velisti di fama internazione e classe da vendere come Paolo Cian e Tommaso Chieffi, che con la forza, la determinazione e senza pregiudizi si può raggiungere qualsivoglia risultato e riscattare così la propria posizione.

Dopo spettacolari Louis Vuitton Act e un avvincente Louis Vuitton Cup dove il Team ha raccolto, in maniera alquanto soddisfacente, ottimi risultati nel primo e nel secondo Round Robin, un altro obiettivo si pone fisso agli occhi del Team. Questo obiettivo si chiama Louis Vuitton Pacific Series. Questo obiettivo si chiama Auckland. Questo obiettivo si chiama Vittoria…

Ora a conclusione la domanda che mi pongo spontaneamente è: cosa resta di un America’s Cup martoriata da continui casi legali, aule giudiziarie e scontri per corrispondenza? E la risposta che mi dò, altrettanto spontaneamente, è: ciò che resta è lo Spirit of Shosholoza, è la consapevolezza che soltanto con il lavoro di gruppo, la coesione, la speranza in un futuro migliore si possa così rinnovare l’avvento di una nuova “aetas aurea” (età dell’oro) così come profetizzato dal poeta mantovano Virgilio.

Questo scritto poiché come anche la mia Lega Navale insegna non è sufficiente saper fare e fare bene, occorre anche farlo sapere.

Grazie per l’attenzione e buon vento a tutti affinchè questo 2009 sia un anno ricco di successi.


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12/01/09

Direzione Auckland. Dagli allenamenti a Valencia ai mari della Nuova Zelanda. Louis Vuitton Pacific Series stiamo arrivando...

Questa di Valencia è la prima volta in mare per l’equipaggio italo-sudafricano di Shosholoza dall’inizio del 2009; prove generali per l’RSA-83 e i ragazzi del Team prima del trasporto ad Auckland ed i successivi Louis Vuitton Pacific Series che partiranno precisamente tra diciassette giorni.

“Fa molto freddo in questi giorni, ci sono in media circa sei gradi, piove, onda lunga e poco vento. Eppure i ragazzi sono tutti ansiosi di uscire ed allenarsi. Escono alle 9.30 del mattino per ritornare verso le 16.30 del pomeriggio: c’è grande voglia di fare”. Con queste parole Jo Lees, Shore Team Manager, ci ha introdotto nella preparazione al grande evento di Auckland e ci ha descritto gli stati d’animo dell’equipaggio.

Anche Paolo Cian, sempre concentrato e preciso al timone di Shosholoza, sprona continuamente tutti affinchè si possa raggiungere un ottimo livello, una simbiosi perfetta e anche affinchè si possano risolvere repentinamente i problemi meccanici come quello delle drizza dello Spinnaker che, nei primi ore di allenamento, ostentava a funzionare e che ha richiesto qualche ora di lavoro in più per tutti.

Il tempo perso va recuperato e per questo si lavora fino a tarda sera e si è in acqua più del dovuto. Le prove sono prove e se sono generali, in attesa del grande evento di Auckland, richiedono maggiori sforzi e maggiori sacrifici da parte di tutti.

“Riprendere i nostri ritmi di un tempo non è stato difficilissimo se non per le condizioni meteo. Abbiamo comunque preparato tutto in tempo per prendere parte agli allenamenti contro gli altri Team” ha dichiarato Paolo Cian. Shosholoza infatti si allenerà proprio contro il nuovo Team Italia Challenge, il veterano Luna Rossa ed il Defender, il detentore della Coppa America, Alinghi.
“I Team sono tutti all’opera come un tempo. E’ bello essere ritornati qui” ha aggiunto.

Shosholoza continuerà ad allenarsi a Valencia nei prossimi giorni fino al 18 gennaio quando tutti voleranno in
Nuova Zelanda. Ad Auckland continueranno ad allenarsi dal 24 al 29 gennaio per poi iniziare i Louis Vuitton Pacific Series il giorno 30. L’evento di Auckland terminerà poi il 14 febbraio.


Nel frattempo gli organizzatori della Louis Vuitton Pacific Series hanno confermato che dieci diversi Team, provenienti da nove diversi Paesi, si sfideranno nelle acque di Auckland e saranno ospitati nel porto di Waitemata per questo speciale evento creato da Louis Vuitton.
Peculiarità dell’evento è anche un uno-ad-uno tra due barche neozelandesi (NZL 92 e NZL 94) e due barche americane di BMW Oracle (USA 87 e USA 98).

Le due barche americane sono state appositamente fatte trasportare dal Comandante Sarno con una Nave della M.S.C. poco prima di Natale. Li una trentina di Kiwi e di americani hanno lavorato durante tutto il periodo natalizio affinchè attrezzature e piani velici delle rispettive imbarcazioni fossero il più simili possibile.

Una conferenza stampa di due giorni fa ha chiarito che sarà Dean Barker, già vincitore dell’America’s Cup e della Louis Vuitton Cup della 32esima scorsa edizione, a timonare la barca del Team di casa.

Il Team italiano di Luna Rossa, vincitore della Louis Vuitton Cup nel 2000 e semifinalista a Valencia, avrà Peter Holberg al proprio timone mentre Roussel Coutts, tre volte vincitore dell’America’s Cup (nelle Edizioni dal 1995 al 2003), sarà al timone del Team americano di BMW Oracle.

La Francia sarà invece rappresentata da K-Challenge. Il giovane Skipper dell’imbarcazione, Sebastian Col, fu timoniere del Team a Valencia ed è campione del mondo di match racing: è primo nel ranking dei migliori match racer al mondo.

Novità dalla Gran Bretagna con Team Origin fondato dal Royal Thames Yacht Club. Ben Ainslie, uno dei più importanti velisti olimpionici della Gran Bretagna vincitore di ben tre medaglie d’oro e di un argento, timonerà questa imbarcazione mentre Ian Percy, medaglia d’oro nella Classe Star in Cina l’anno scorso, sarà alla tattica.

Per China Team sarà il due volte campione del mondo di Match Racing a prendere il timone ad Auckland. Il Team cinese ha partecipato per la prima volta alla 32esima America’s Cup ed ha la propria sede al Qingdao Yacht Club.

Team Shosholoza, primo sfidante in assoluto del Continente africano nella storia dell’America’s Cup, avrà al proprio timone Paolo Cian, terzo nel ranking ISAF del match race.

Damiani Italia è un nuovo Team nato dal Circolo Canottieri Aniene e dal Club Canottieri di Lauria, due dei più vecchi Yacht Club d’Italia. Vasco Vascotto, contendente il mondiale TP52, sarà tattico e skipper, mentre Francesco Bruni sarà il timoniere.

Il Team costituito più di recente è quello grego. Greek Challenge si sta allenando con barche prese in prestito a Valencia. Fautore del Team è l’uomo d’affari greco-canadese Sotiris Buseas che sta ancora negoziando con una timoniere ed uno skipper di fama internazionale.

Lo skipper e tattico Brad Butterworth ed il timoniere Ed Baird, infine, saranno impegnati anche per questo evento con gli svizzeri di Alinghi.

I Louis Vuitton Pacific Series sono stati organizzati in collaborazione con il Governo neozelandese, Emirates Team New Zealand, il Royal New Zealand Yacht Squadron, la città di Auckland e lo Sky City Entertainment Group.

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(Picture by Kelly Lees)

11/01/09

Una dedica particolare a tutti noi tifosi...

Sono felicissimo per questa particolare dedica che il Comandante Salvatore Sarno ha voluto dedicare a tutti noi tifosissimi di Shosholoza. Buon vento a tutti!

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