24/12/07

Intervista esclusiva al Comandante Salvatore Sarno: la prossima Coppa America sarà come “Guerre Stellari”

Proprio poche ore prima di una sentenza che nelle prossime settimane avrà sicuramente forti ripercussioni sulle sorti della coppa ma che, almeno nell'immediato, lascia le cose tutto sommato invariate, abbiamo avuto il piacere di fare alcune domande a Salvatore Sarno, l'uomo a cui si deve quel piccolo miracolo chiamato Shosholoza.

D: Nelle scorse settimane, si è espresso in modo piuttosto critico sulla condotta di Oracle, affermando che le sfide si vincono in mare e non nelle aule di tribunale. Secondo quanto si legge, però, al momento dell’ultimatum fissato da Alinghi, Shosholoza ha scelto di appoggiare l’ultima controproposta di Oracle. Come mai?

Comandante Salvatore Sarno: E`stato un tentativo per salvare l’America’s Cup del 2009. Mi ero sentito con Grant Dalton e Mike Sanderson ed insieme abbiamo deciso di essere mediatori; in verità anche gli spagnoli ed i tedeschi si erano uniti a noi e poi per motivi vari hanno deciso di non firmare.

D: A prescindere dall’eventuale fondatezza delle richieste: continuare a porre condizioni dall’esterno, in modo non partecipativo, come ha fatto Oracle negli scorsi mesi, non le sembra profondamente scorretto?

Comandante Salvatore Sarno: E’ quello che ho dichiarato apertamente in varie interviste. Tutti noi, incluso Dalton e Sanderson, riteniamo il comportamento di Oracle e Coutts estremamente scorretto ed assolutissimamente antisportivo. Quando abbiamo sottoscritto la loro richiesta era solo per salvare l’evento all’ultimo momento. Loro hanno usato la nostra firma per motivi pubblicitari. La stessa sera, poche ore prima della scadenza dell’ultimatum, mi ha chiamato Oracle ringraziandomi per la firma e chiedendomi cosa bisognava fare secondo me. Gli ho detto che restava solo da ritirare la denuncia, affiancarsi a noi altri ed andare a regatare. Hanno preferito non farlo.

D: Sempre nelle scorse settimane, ha sottolineato che un defender che detta le regole, ovviamente rispettando il quadro normativo di riferimento, fa in un certo senso parte dell’America’s Cup. Premesso che l’affermazione mi trova d’accordo, può essere che Alinghi sia andato a pennellare…fuori dal quadro?

Comandante Salvatore Sarno: Sono perfettamente d’accordo e non lo capisco. Bertarelli è una persona molto ma molto intelligente ed uno sportivo. Come ha potuto lasciar andare le cose in un modo cosi dilettantesco e pasticcione proprio non lo capisco. Probabilmente qualcuno l’ha fatta grossa ed il risultato è catastrofico per tutti.

D: Nonostante l’attuale stallo e lo spostamento dell’evento a data successiva al 2009, in un comunicato di alcuni giorni fa ha comunque voluto ribadire che “si va avanti!”. E’ ottimismo circa una rapida soluzione del contenzioso legale, consapevolezza del fatto che fermarsi significa spezzare la continuità del progetto o altro?

Comandante Salvatore Sarno: Confermo che stiamo andando avanti, almeno col Team dei disegnatori. La Breil di Milano ha firmato oggi il contratto di sponsorizzazione e questo mi dà coraggio che altri li seguiranno. Il contenzioso non finirà purtroppo e questa è la prova che i grandi ed i ricchi alla fine dettano le regole. Peccato perchè sinceramente pensavo che con la nuova barca un team piccolo avesse più possibilità di vincere e poi il nuovo protocollo riduce moltissimo la disparita` di budget. In poche parole Coutts ha capito che non avrebbe avuto il tempo di spendere i soldi di Ellison e che avrebbe potuto fare una brutta figura contro Shosholoza o altro piccolo team. Penso che Alinghi la pensasse allo stesso modo e questo e solo questo spiega l’arcano.

D: Come avvengono esattamente le consultazioni tra i progettisti degli sfidanti e del defender? Come sono stati fissati i temi da discutere e che atmosfera si è respirata?

Comandante Salvatore Sarno: L’atmosfera è stata della più stretta collaborazione e disponibilità. Schnackenberg è stato favoloso ed il nostro rappresentante Nicola Sironi si è trovato veramente in un ambiente sano e disponibile. D’altronde la nuova classe che ne è scaturita è qualcosa di fantastico. E` un vero peccato aver buttato al vento tantissime ore.

D: Che opinione si è fatto della AC90?

Comandante Salvatore Sarno: E` bellissima, da guerre stellari. Questa barca avrà un’accelerazione da formula uno ed il suo jennaker di quasi 900 metri quadrati (il doppio della versione 5) la farà planare a 25 nodi. Le regate saranno spettacolari e si assisterà a duelli sul filo del rasoio. Su di esse c’è tutto da scoprire, è come andare dove nessuno è mai stato, ed è un bene ritardarne il varo a non prima di gennaio 2010.

D: Può presentarci Alex Simonis? Come state impostando il lavoro alla nuova barca…in particolare alla luce dell’attuale situazioni di incertezza?

Comandante Salvatore Sarno: Alex è un vero architetto navale, non uno yacht designer. Come me vive in Sud Africa da 20 anni e come me ama questo paese. Non è un mercenario, ha passione e come me vuole vincere la Coppa America. Ha già disegnato maxi Yacht tra i quali Nicorette 80`, vincitore della Sydney Hobart del 2000, e Nicorette 90`, vincitore della stessa regata nel 2004. Nemmeno a farlo apposta quest'ultima barca ha esattamente le stesse caratteristiche di un AC 90. Peccato che ora tutti gli altri hanno più tempo altrimenti avremmo assistito a qualcosa di unico.

Sono stato insieme a Paolo Cian fino a ieri e con Alex abbiamo deciso di andare avanti col disegno, i test in vasca e l’approntamento del nostro cantiere. E` importantissimo varare la barca tra i primi, rompere, sostituire, rompere ancora e sostituire.

D: Osservando la struttura della 33ma AC, una delle cose che si notano è il desiderio degli organizzatori di far partecipare tutti…il più a lungo possibile. Condivide un simile impianto? Non rischia di essere un po’ difficile da seguire per lo spettatore?

Comandante Salvatore Sarno: Uno sponsor spende una fortuna su una barca e naturalmente la vuole in gara il maggior tempo possibile. L`ACM cerca di accontentarli. Gli spettatori vogliono vedere lo spettacolo e penso che non resteranno confusi.

D: Anche se è sicuramente presto per parlarne, chi potrebbe essere la sorpresa della prossima AC (sempre che questa non si risolva in una sfida fra catamarani)?

Comandante Salvatore Sarno: Catamarani a parte, premesso che si rimanga sugli AC90 ci potrebbero essere tantissime sorprese perchè come dicevo si tenterà di tutto e si romperà di tutto e chi meno rompe vincerà.

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Un caloroso BUON NATALE...


"A tutti i nostri sponsor, i nostri supporters, i nostri amici e alle loro famiglie...


BUON NATALE E BUON VENTO PER UN 2008 PIENO DI SUCCESSI

I migliori auguri,

Capitan Sarno e il Team tutto"

21/12/07

Al Comandante Sarno il premio "I Grandi della Vela"

Nei saloni della Lega Navale Italiana al Molosiglio, si è svolta ieri la festa che la Sezione di Napoli, in collaborazione con Makers e Easy-yachting, ha dedicato a Salvatore Sarno, patron del team sudafricano di Coppa America Shosholoza, al quale è stato conferito il premio “I grandi della Vela”.

Alla premiazione hanno partecipato il presidente della Lega Navale Italiana, Rosaria Rosini, gli assessori allo sport del Comune e della Provincia di Napoli, Alfredo Ponticelli e Maria Falbo, Paolo Cian, timoniere di Shosholoza e unico italiano alla guida di una barca di Coppa America. Il comandante Sarno si è detto molto felice del riconoscimento ricevuto in una città che non è la sua, ma che sente molto vicina.

“Sono convinto - ha detto il Comandante Sarno - che la vela sia uno dei pochi sport ancora “puliti”. Ho iniziato più di vent’anni fa con un programma che permetteva ai ragazzi meno facoltosi di poter praticare questo sport, molto presto ho imparato che la vela può essere ben più di una regata. Negli anni abbiamo aperto ben tre scuole in Sud Africa, grazie all’appoggio della Marina Militare, a breve ne apriremo anche una quarta. Questo significa che stiamo seminando qualcosa di giusto. Tornare alla Lega Navale è un po’ come tornare a casa, io stesso ho iniziato a praticare la vela grazie alla Lega, questo premio mi riempie di gioia”.

Il presidente della Lega Navale di Napoli, Rosaria Rosini, nel confermare il suo apprezzamento per l’operato del comandante Sarno, da lei definito “una persona Lega Navale”, ha lanciato l’idea di unire la sezione di Napoli ed il team Shosholoza in un gemellaggio, così da portare nelle acque del golfo di Napoli i ragazzi sudafricani. I giovani velisti dell’”Izivunguvungu MSC Foundation for Youth” potranno essere ospitati per una settimana dalla Sezione di Napoli della Lega Navale Italiana ed avranno l’opportunità di regatare nella splendida cornice del Golfo in occasione della settimana della Velalonga.

“È stato un grande onore per noi accogliere e premiare Salvatore Sarno - ha sottolineato Rosaria Rosini - In particolar modo, il suo impegno in favore dei ragazzi meno fortunati si sposa perfettamente con i fini statutari della Lega Navale. La decisione di chiamare il premio “I grandi della vela” è legata non solo all’aspetto agonistico ma, anche e soprattutto, all’impegno che questi sportivi profondono nel quotidiano per aiutare i giovani meno fortunati”.

Anche Paolo Cian ha confermato quanto detto dal presidente della Lega Navale di Napoli: “Con Shosholoza è nata una mentalità nuova di vivere il mare. Salvatore merita questo premio più di chiunque altro. Da più di vent’anni si dedica ai ragazzi che vivono situazioni difficili, credo che questo sia il punto di contatto più importante con le finalità della Lega Navale. Ciò che più deve far riflettere è l’impegno con il quale porta avanti e sostiene i giovani. A lui si deve la creazione del team il cui nome è di per sé un programma: il termine Shosholoza è, infatti, profondamente legato alle radici indigene della cultura sudafricana e si rifà ad una canzone da lavoro, cantata dai minatori e da tutti coloro che sono costretti a una vita di enormi sacrifici e fatiche fisiche. Letteralmente significa “vai avanti” e Salvatore, nello sport come nella solidarietà, non smette mai di andare avanti”.

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03/12/07

Breil Milano sale a bordo di Shosholoza

Il gruppo Binda, secolare leader italiano dell'orologio, gioielli ed accessori di alta qualità (Breil Milano, Breil Tribe, D&G Time, D&G Jewels, Wyler Genève, Trudi Jewels, Nike Timing, Seiko, Lorus, Paris Hilton Watches, Glam Rock watches, Moschino Cheap&Chic watches and jewels, Ducati and Ducati Corse watches), annuncia la propria entrata nel mondo della vela grazie alla sponsorizzazione del Team Shosholoza, sfidante sudafricano alla 33a America's Cup.

"Siamo orgogliosi di sostenere il Team Shosholoza in questo sforzo meraviglioso", dice Marcello Binda, CEO del Gruppo Binda. "Questa cooperazione lega due "team" che condividono gli stessi valori: passione, impegno, orgoglio, audacia nell'affrontare giorno dopo giorno nuove sfide".

Breil Milano & Team Shosholoza: la stessa voglia di vincere

"Le competizioni veliche ad alto livello e la sfida dell'America's Cup rappresentano un nuovo mondo per noi", continua Marcello Binda, "una passione da noi sempre coltivata ma che solo ora, grazie alla collaborazione con il Team Shosholoza, riusciamo a sperimentare. Questo perchè Shosholoza rappresenta per noi il partner perfetto per questo eccitante debutto: la partecipazione del team alla 32a America's Cup ha rappresentato un sogno che è divenuto realtà ed i loro brillanti risultati hanno dimostrato il potenziale di questo team che con coraggio, impegno, passione, riesce a stare agli stessi livelli dei grandi nomi della vela internazionale. Lo spirito con cui tutto il team regata nei mari più competitivi di tutto il mondo ha conquistato il cuore di tantissimi fan, incluso il nostro.

Entrare nel mondo dell'America's Cup con Team Shosholoza fa realizzare anche un nostro sogno. Siamo fermamente convinti che nulla è impossibile...tutti noi dobbiamo fare e credere in ciò che ci dice la famosissima canzone sudafricana: shosholoza....dobbiamo andare e guardare sempre in avanti, insieme.

Questo è lo spirito di Shosholoza, lo spirito nel quale noi crediamo..."

"Siamo orgogliosissimi di questa partnership" afferma Capitan Sarno, anima del team sudafricano. "Sono convinto che condivideremo la stessa eccitazione, agitazione, nello sforzarci per dare il nostro meglio e realizzare così una meta comune".

"Il cuore di Shosholoza è sudafricano", aggiunge Capitan Sarno, "ma la seconda principale nazionalità del nostro Team è italiana, me compreso. La partnership con Breil Milano può rafforzarsi solo col tempo".

Determinazione, dinamismo, global scope, tecnologia, innovazione, passione, forza, coraggio, originalità...questi sono i valori condivisi da Team Shosholoza e Breil Milano.

I contorni della partnership.

Breil Milano con questo accordo diverrà finanziatore e fornitore ufficiale del Team. Il logo Breil Milano sarà esposto sul boma dell'imbarcazione, sui tender e sull'abbigliamento utilizzato dal Team.

Breil Milano fornirà al Team una nuovissima linea di orologi, gioielli ed occhiali da sole. Orologi ed occhiali da
sole, in particolare, saranno sviluppati per dare il massimo delle prestazioni durante le regate.
La collezione di orologi, gioielli e occhiali da sole di Breil Milano per Team Shosholoza sarà in vendita al pubblico a partire dalla primavera 2008 ed essa sarà ispirata dai colori vivaci del Team sudafricano.

Binda, società italiana situata a Milano, possiede i marchi "Breil Milano", "Tribe by Breil" e "Wyler Genève".

Essa fu costituita nel 1906 in una piccola città del Lago Maggiore dove Innocente Binda aprì un negozio di orologi;


Nel 1932 cominciò a vendere e a distribuire Wyler watches, una marca che ha marcato la storia degli orologi;

Nel 1935 nacque la marca Breil, rilanciata nel 1994 grazie al famosissimo spot "toglietemi tutto ma non il mio breil" con cui il Gruppo Binda divenne leader incontrastato del mercato italiano;


Nel 1997 Binda divenne distributore di Seiko e Lorus, due marchi famosissimi in tutto il mondo;


Nel 1999 la società ebbe tantissimo successo anche con la nascita e la distribuzione di Nike Timing watches;


Nel 2000 ebbe la licenza per la produzione e distribuzione su scala internazionale del marchio D&G Dolce & Gabbana Time;


Nel 2001 fu lanciata la prima linea di gioielli Breil, primo importante passo per la creazione di un Breil lifestyle;


Nel 2002 lo spot Breil fu internazionalizzato e trasformato in "don't touch my breil";


Nel 2003 fu presentata la prima collezione in cuoio;


Nel 2005 partì la produzione e la distribuzione dei gioielli a marchio D&G e Trudi, oltre che all'apertura di un ramo a Miami, in Germania e in Cina;


Nel 2006 fu lanciata la prima linea di fragranze a marchio Breil Milano;


Nel 2007 il portfolio fu arricchito di Breil Milano Eyewear, Paris Hilton Watches and Glam Rock watches. Il gruppo Binda ha recentemente annunciato due nuove licenze: Moschino Cheap&Chic watches and jewels and Ducati watches.


Il Gruppo distribuisce attualmente i suoi prodotti in più di 60 paesi ed è presente, con i suoi rami ed unità di produzione, negli Stati Uniti, in Spagna, Portogallo, Germania, Cina, Regno Unito, Svizzera, Hong Kong; il suo organico è composto da più di 350 persone e il suo bilancio consolidato, nell'anno 2006, è stato pari a 253 milioni di euro.

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Simone Binda (left), Captain Salvatore Sarno CEO and founder and managing director of Team Shosholoza, and Marcello Binda (right),

Shosholoza sailor Ken Venn, Simone Binda, Captain Salvatore Sarno, md Team Shosholoza, Marcello Binda (CEO) and sailor Joe Heywood