14/11/08

40esima Edizione della Barcolana di Trieste: un ricordo per niente sbiadito...

E' passato ormai più di un mese dall'approdo del sogno chiamato Shosholoza nelle acque di Trieste dove si è disputata la 40esima Edizione della Barcolana, regata ormai storica evolutasi anno per anno fino a divenire punto di incontro e regata leader di tutto il panorama velico italiano.

Uno spettacolo indescrivibile; ciò si presentava agli occhi di coloro i quali, sia a bordo delle migliaia di imbarcazioni facenti rotta sulla prima boa di bolina, sia dalle ben attrezzate banchine del porto e dalle strade del bellissimo lungomare, erano presenti in quella "dolce" e poco ventilata giornata triestina.

Eh si, uno spettacolo indescrivibile che tutti attendevano con fervida epilessi e che non ha deluso le aspettative: Shosholoza era li, la bambina. Accompagnata dai più validi uomini del Team è stata dolcemente cullata da un'eccezionale nonchè professionale Paolo Cian che ha dovuto vedersela anche con altre maxi imbarcazioni e che, date le differenze tecniche enormi, hanno anche velocità e approcci al mare differenti. La lotta è stata serrata fin dall'inizio per una regata che si è dichiarata avvincente e piena di colpi di scena nonostante il vento debole. Gli occhi e le menti di coloro i quali ne hanno preso parte non hanno avuto mai un attimo di tregua: navigare in uno specchio d'acqua con centinaia di altre imbarcazioni richiede una solida dote di concentrazione alla quale nessun team in acqua, professionista o non che sia, può non sottoporsi.

Soddisfazione alle stelle per l'ottima riuscita della manifestazione e tifosi letteralmente in delirio che a migliaia hanno invaso lo 'Shosholoza village' squisitamente allestito dai giovani dello Shore Team: questi i punti di forza sui quali riflettere per ritornare l'anno prossimo. Perchè Shosholoza ci sarà, non temete.

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10/11/08

Louis Vuitton Pacific Series, è gia febbre!

Ripropongo un'interessante articolo pubblicato sul sito Federvela.it qualche giorno fa e che prende in considerazione i Louis Vuitton Pacific Series di Febbraio 2009.

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14 team vogliono partecipare, solo 12 ammessi. In corsa 3 italiani: Mascalzone Latino (Vincenzo Onorato), Luna Rossa (Francesco Longanesi) e Vasco Vascotto. E Francesco De Angelis è in lista d’attesa.

Parigi, Ambasciata della Nuova Zelanda, Louis Vuitton annuncia i nomi delle 12 squadre, provenienti da 10 Paesi, che gareggeranno nella Louis Vuitton Pacif Series di Aucklan in Nuova Zelanda il prossimo febbraio. Ecco svelato il volto della nuova regata delle regate, la più seria minaccia per l’America’s Cup, non fosse altro per il fatto che viene da uno degli uomini che hanno dominato la scena della coppa America negli ultimi 30 anni, Bruno Troublé. Le Louis Vuitton Pacific Series riuniranno a febbraio 2009 nel mitico Hauraki Gulf di Auckland ben 12 (ma ci sono anche due team in lista d’attesa, tra i quali uno italiano di Francesco de Angelis) sindacati del circuito dell’America’s Cup. A dimostrazione che la voglia di regatare è tanta, e che parallelamente cresce l’insofferenza per l’interminabile diatriba legale innescata dal Protocollo “unfair” di Alinghi e dalla reazione di BMW Oracle.

L’Ambasciatore Neozelandese, sua Eccellenza la Dottoressa Sarah Dennis, si unisce a Yves Carcelle, Presidente e CEO di Louis Vuitton, nel dare il benvenuto alle squadre partecipanti.

Lo scopo della regata è di permettere a tutti i concorrenti della precedente Louis Vuitton Cup di tornare in acqua e sfidarsi in una regata amichevole. Quando la Louis Vuitton Pacif Series fu annunciata, lo scorso settembre, 23 le squadre manifestarono subito il loro interesse.

Quattordici squadre hanno confermato la loro partecipazione, ma poiché il numero di partecipanti è limitato a 12, le ultime due sono state messe in lista d’attesa. Se durante il prossimo mese una o più squadre dovessero ritirarsi, le squadre in lista attesa avranno l’opportunità di subentrare al loro posto.

“Il successo della Louis Vuitton Pacific Series è andato oltre le nostre aspettative. Siamo piacevolmente sorpresi che l’annuncio di questo evento abbia creato un senso di eccitazione e conciliazione nel mondo dell’America’s Cup”, dice Yves Carcelle.

Le squadre inizieranno fin da ora a prepararsi per l’evento. Arriveranno ad Auckland il 23 gennaio per familiarizzare con le barche che sono state prestate per la regata da BMW Oracle Racing e da Emirates Team New Zealand.

Bruno Troublé, portavoce per Louis Vuitton, dice che il raduno di team internazionali che giungeranno ad Auckland per la Louis Vuitton Pacific Series è uno tra i più imponenti mai visti.

La Louis Vuitton Pacific Series viene organizzata insieme al Governo della Nuova Zelanda, agli Emirates Team New Zealand,al Royal New Zealand Yacht Squadron, alla Città di Auckland e a Sky City Entertainment Group.

Un rappresentante di ogni squadra è arrivato a Parigi questa settimana per partecipare ad una riunione preparatoria.

Alinghi, vincitore e difensore della Louis Vuitton Cup del 2003 è uno tra i partecipanti confermati.

Ogni giorno si svolgeranno tre gare su un percorso breve sopravvento-sottovento all’entrata del Porto Waitemata di Auckland, tra l’isola di Rangiroto e il porto cittadino. Ogni giorno ci sarà un sorteggio per decidere le squadre che gareggeranno.

LOUIS VUITTON PACIFIC SERIES (In ordine di ammissione):

Emirates Team New Zealand – Kevin Shoebridge – Nuova Zelanda
Luna Rossa – Francesco Longanesi – Italia
BMW Oracle – Russel Coutts – USA
K-Challenge – Stephane Kandler – Francia
Mascalzone Latino – Vincenzo Onorato – Italia
Team Origin – Leslie Ryan – Regno Unito
China Team – Wang Chaoyong – Cina
Team Shosholoza – Paolo Cian - Sud Africa
Italia – Vasco Vascotto – Italia
Team Germany – Jochen Schueman - Germania
Greek Challenge – Sotiris Buseas - Grecia
Alinghi – Christophe Lanz - Svizzera

Lista d’attesa:

Italia – Francesco De Angelis – Italia
Team French Spirit – Marc Pajot – Francia

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Per maggiori informazioni:

www.teamshosholoza.com (sito ufficiale)

www.spiritofshosholoza.blogspot.com (sito italiano non ufficiale)

info@spiritofshosholoza.com (s.o.s. crew)