22/12/08

Infiniti auguri!!!

(e-card: Sharon Boonzaier/Reality Comix)


Aspettando la Louis Vuitton Pacific Series.


A tutti i nostri amici, fans, sponsor e collaboratori.

Auguri di un felice Natale e di un sereno e vincente 2009.

Buon vento!!!

01/12/08

1o dic: giornata mondiale per la lotta contro L'AIDS. 1988/2008, 20 anni di impegno affinchè la parola d'ordine sia "ragionevolezza" prima di tutto...

Tanti personaggi del mondo politico, televisivo e sportivo non hanno esisato quest'oggi ad applicare sui loro indumenti il famosissimo fiocco rosso simbolo della lotta contro l'Aids.

Tale gesto per trasmettere un messaggio di speranza e di solidarietà agli ammalati, per chiedere a coloro i quali ricercano cure e vaccini di impegnarsi di più per debellare o rendere curabile questa dolorosa malattia.

Un messaggio di speranza e di soliderietà per rompere il silenzio di tutti i giorni perchè tutti, nella lotta contro l'Aids, con la ragionevolezza, l'attenzione e la responsabilità possiamo fare la nostra parte.

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Visita anche:
www.lila.it (Lega italiana per la lotta contro l'Aids)
www.worldaidsday.org

14/11/08

40esima Edizione della Barcolana di Trieste: un ricordo per niente sbiadito...

E' passato ormai più di un mese dall'approdo del sogno chiamato Shosholoza nelle acque di Trieste dove si è disputata la 40esima Edizione della Barcolana, regata ormai storica evolutasi anno per anno fino a divenire punto di incontro e regata leader di tutto il panorama velico italiano.

Uno spettacolo indescrivibile; ciò si presentava agli occhi di coloro i quali, sia a bordo delle migliaia di imbarcazioni facenti rotta sulla prima boa di bolina, sia dalle ben attrezzate banchine del porto e dalle strade del bellissimo lungomare, erano presenti in quella "dolce" e poco ventilata giornata triestina.

Eh si, uno spettacolo indescrivibile che tutti attendevano con fervida epilessi e che non ha deluso le aspettative: Shosholoza era li, la bambina. Accompagnata dai più validi uomini del Team è stata dolcemente cullata da un'eccezionale nonchè professionale Paolo Cian che ha dovuto vedersela anche con altre maxi imbarcazioni e che, date le differenze tecniche enormi, hanno anche velocità e approcci al mare differenti. La lotta è stata serrata fin dall'inizio per una regata che si è dichiarata avvincente e piena di colpi di scena nonostante il vento debole. Gli occhi e le menti di coloro i quali ne hanno preso parte non hanno avuto mai un attimo di tregua: navigare in uno specchio d'acqua con centinaia di altre imbarcazioni richiede una solida dote di concentrazione alla quale nessun team in acqua, professionista o non che sia, può non sottoporsi.

Soddisfazione alle stelle per l'ottima riuscita della manifestazione e tifosi letteralmente in delirio che a migliaia hanno invaso lo 'Shosholoza village' squisitamente allestito dai giovani dello Shore Team: questi i punti di forza sui quali riflettere per ritornare l'anno prossimo. Perchè Shosholoza ci sarà, non temete.

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10/11/08

Louis Vuitton Pacific Series, è gia febbre!

Ripropongo un'interessante articolo pubblicato sul sito Federvela.it qualche giorno fa e che prende in considerazione i Louis Vuitton Pacific Series di Febbraio 2009.

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14 team vogliono partecipare, solo 12 ammessi. In corsa 3 italiani: Mascalzone Latino (Vincenzo Onorato), Luna Rossa (Francesco Longanesi) e Vasco Vascotto. E Francesco De Angelis è in lista d’attesa.

Parigi, Ambasciata della Nuova Zelanda, Louis Vuitton annuncia i nomi delle 12 squadre, provenienti da 10 Paesi, che gareggeranno nella Louis Vuitton Pacif Series di Aucklan in Nuova Zelanda il prossimo febbraio. Ecco svelato il volto della nuova regata delle regate, la più seria minaccia per l’America’s Cup, non fosse altro per il fatto che viene da uno degli uomini che hanno dominato la scena della coppa America negli ultimi 30 anni, Bruno Troublé. Le Louis Vuitton Pacific Series riuniranno a febbraio 2009 nel mitico Hauraki Gulf di Auckland ben 12 (ma ci sono anche due team in lista d’attesa, tra i quali uno italiano di Francesco de Angelis) sindacati del circuito dell’America’s Cup. A dimostrazione che la voglia di regatare è tanta, e che parallelamente cresce l’insofferenza per l’interminabile diatriba legale innescata dal Protocollo “unfair” di Alinghi e dalla reazione di BMW Oracle.

L’Ambasciatore Neozelandese, sua Eccellenza la Dottoressa Sarah Dennis, si unisce a Yves Carcelle, Presidente e CEO di Louis Vuitton, nel dare il benvenuto alle squadre partecipanti.

Lo scopo della regata è di permettere a tutti i concorrenti della precedente Louis Vuitton Cup di tornare in acqua e sfidarsi in una regata amichevole. Quando la Louis Vuitton Pacif Series fu annunciata, lo scorso settembre, 23 le squadre manifestarono subito il loro interesse.

Quattordici squadre hanno confermato la loro partecipazione, ma poiché il numero di partecipanti è limitato a 12, le ultime due sono state messe in lista d’attesa. Se durante il prossimo mese una o più squadre dovessero ritirarsi, le squadre in lista attesa avranno l’opportunità di subentrare al loro posto.

“Il successo della Louis Vuitton Pacific Series è andato oltre le nostre aspettative. Siamo piacevolmente sorpresi che l’annuncio di questo evento abbia creato un senso di eccitazione e conciliazione nel mondo dell’America’s Cup”, dice Yves Carcelle.

Le squadre inizieranno fin da ora a prepararsi per l’evento. Arriveranno ad Auckland il 23 gennaio per familiarizzare con le barche che sono state prestate per la regata da BMW Oracle Racing e da Emirates Team New Zealand.

Bruno Troublé, portavoce per Louis Vuitton, dice che il raduno di team internazionali che giungeranno ad Auckland per la Louis Vuitton Pacific Series è uno tra i più imponenti mai visti.

La Louis Vuitton Pacific Series viene organizzata insieme al Governo della Nuova Zelanda, agli Emirates Team New Zealand,al Royal New Zealand Yacht Squadron, alla Città di Auckland e a Sky City Entertainment Group.

Un rappresentante di ogni squadra è arrivato a Parigi questa settimana per partecipare ad una riunione preparatoria.

Alinghi, vincitore e difensore della Louis Vuitton Cup del 2003 è uno tra i partecipanti confermati.

Ogni giorno si svolgeranno tre gare su un percorso breve sopravvento-sottovento all’entrata del Porto Waitemata di Auckland, tra l’isola di Rangiroto e il porto cittadino. Ogni giorno ci sarà un sorteggio per decidere le squadre che gareggeranno.

LOUIS VUITTON PACIFIC SERIES (In ordine di ammissione):

Emirates Team New Zealand – Kevin Shoebridge – Nuova Zelanda
Luna Rossa – Francesco Longanesi – Italia
BMW Oracle – Russel Coutts – USA
K-Challenge – Stephane Kandler – Francia
Mascalzone Latino – Vincenzo Onorato – Italia
Team Origin – Leslie Ryan – Regno Unito
China Team – Wang Chaoyong – Cina
Team Shosholoza – Paolo Cian - Sud Africa
Italia – Vasco Vascotto – Italia
Team Germany – Jochen Schueman - Germania
Greek Challenge – Sotiris Buseas - Grecia
Alinghi – Christophe Lanz - Svizzera

Lista d’attesa:

Italia – Francesco De Angelis – Italia
Team French Spirit – Marc Pajot – Francia

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21/10/08

Shosholoza: dalla Coppa America alla Coppa d'Autunno.

Ripropongo un articolo alquanto delizioso scritto da Giuliano Luzzatto e pubblicato su 'La Stampa' ieri.

A bordo del bolide sudafricano: la Barcolana di Trieste in prima persona.
di Giuliano Luzzatto, direttore della rivista Mainsail

Dici Barcolana e vedi Trieste d’autunno, nella seconda domenica di ottobre, con le sue alture carsiche coperte di vegetazione ormai fulva e il golfo imbiancato dalle vele di quasi duemila barche, 1912 per l’esattezza.

Nata, con il nome di Coppa d’Autunno, dalla passione per la vela insita negli abitanti del capoluogo giuliano, è da quarant’anni la regata di chiusura di stagione; aperta a tutti, crocieristi esperti, diportisti della domenica, semplici appassionati e regatanti professionisti, molti dei quali nati proprio su queste rive. La sua eco è già da anni così vasta che la compagine di concorrenti internazionali vede ormai costante la presenza dei mitici velisti kiwi, i neozelandesi: a bordo del “serial winner” Alfa Romeo oppure sulle piccole e aggressive “freccie di carbonio” che rispondono al nome di RC44, voluti da quel Russell Coutts cui spetta, volenti o nolenti, il titolo di Mister America’s Cup.

Già, la Coppa d’Autunno esercita ormai tutto il suo fascino sull’ altra coppa, la Coppa per antonomasia, l’America’s Cup. E così per la prima volta in quarant’anni, accanto alle “passere” in legno della tradizione istriana si è presentato un vero scafo di Coppa America: Shosholoza. Il team batte bandiera sudafricana ma l’anima è italianissima: chi ebbe l’idea di portare il Sudafrica in Coppa America risponde al nome di Salvatore Sarno, meglio conosciuto sui mari come Captain Sarno. Già, perché quel ragazzo che scrutava l’orizzonte da un colle sopra Nocera Inferiore, provincia di Salerno, ha poi navigato per decenni arrivando infine a dirigere la MSC Cargo da Durban, in Sudafrica. Ma Sarno non si ferma qui, perché mette in piedi una fondazione con lo scopo di istruire i bimbi che vivono nel degrado sociale, insegnando loro un lavoro e offrendo un’occasione di recupero anche attraverso la vela. Poi inventa Shosholoza (dal nome di una canzone zulu che incita alla reciproca collaborazione per raggiungere gli obiettivi comuni), la sfida all’America’s Cup, nel cui team trovano posto alcuni di quei ragazzi aiutati dalla fondazione.

E così, dopo un eccezionale settimo posto all’esordio nella Louis Vuitton Cup, il nero scafo ha conteso la scena ad Alfa Romeo sulle rive di Trieste, il lato a mare della splendida Piazza dell’Unità. Domenica mattina, sulla linea di partenza lunga oltre un miglio, era circondata da barche comuni che si avvicinavano per applaudire, tifare, fotografare, perché non c’era solo lo scafo in acqua, ma a bordo anche gran parte dell’equipaggio della Coppa America: patron Sarno, lo skipper napoletano Paolo Cian, l’espertissimo tattico Tommaso Chieffi e via via gli altri, compreso qualche esordiente, come lo stratega chioggiotto Enrico Zennaro, che trascorrerà le oltre tre ore di regata lassù a 36 metri, in testa d’albero, a scrutare le bizze di un’aria leggerissima che consentirà solo al 10% della flotta di arrivare al traguardo entro il tempo massimo di sette ore e mezza.

Ore 10 calma piatta, era il titolo di un famoso film, ma anche la situazione sul campo di regata. Il cannone spara inesorabile il suo colpo e la flotta cerca di avviarsi con 2-3 nodi d’aria: non sono certo le condizioni ideali per un mostro di 24 tonnellate, che preso l’abbrivio si porta in buona posizione. Doppiare la boa è un patimento, poi il lato verso l’arrivo, con un’eccellente tattica nell’andatura che maggiormente le si addice, la bolina, consente a Shosholoza di recuperare posizioni, andando a “bruciare” proprio sull’arrivo uno degli eroi della giornata: quel Russell Coutts che con una barca lunga meno della metà dei suoi avversari stava per agguantare il terzo posto dopo aver girato secondo alla boa. Coutts termina dunque con un incredibile quarto a conferma di una classe stellare che va ben oltre la Coppa America, mentre la nostra Shosholoza ottiene un meritatissimo terzo che esalta tutti, il Comandante Sarno in primis, che si dichiara entusiasta del risultato dell’accoglienza incredibile da parte del popolo della Barcolana e fiero di essere italiano, nazione dove si svolge la regata più democratica del mondo, aperta proprio a tutti.

Sarno vuole ritornare a Trieste i prossimi anni, ma al tempo stesso invita gli italiani a visitare il Sudafrica, magari nel 2010, in occasione dei Mondiali di calcio. Per la cronaca, la vittoria di Alfa Romeo, data per scontata, è stata sofferta, conquistata con un match race degno della Coppa America proprio sulla linea d’arrivo; questa volta lo sloveno Kosmina, su Maxi Jena, stava per smentire il suo appellativo di eterno secondo, ma ha dovuto cedere alla legge del più grande (Alfa è più lunga di 6 metri), ma resta il vincitore morale.

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20/09/08

Louis Vuitton Pacific Series: presenti!

Dopo K-Challenge, BMW Oracle Racing e Mascalzone Latino anche noi ci saremo!

Il comandante Sarno si è dichiarato entusiasta dell’iniziativa ed ha confermato la presenza di Team Shosholoza ai Louis Vuitton Pacific Series, in programma ad Auckland tra il 31 gennaio e il 14 febbraio 2009.

“Sono stato informato dell’evento di Auckland da Bruno Trouble mentre ero a Parigi di recente. Ovviamente ho accetto il loro invito. E’ un’iniziativa interessante e ho espresso a Bruno la mia soddisfazione per la straordinaria idea. E’ semplicemente la miglior notizia che ho ricevuto da quando è finita la trentaduesima America’s Cup - ha dichiarato il Comandante Salvatore Sarno - Ho inoltre suggerito a Bruno di iniziare a vagliare la possibilità di organizzare una Louis Vuitton Indian Ocean Cup, da svolgere a Durban nel maggio-giugno del 2009″.

Secondo il Comandante Sarno, un evento di alto profilo rappresenterebbe una buona opportunità per il team di continuare a dare visibilità al Sud Africa i vista dei Mondiali di calcio del 2010.

Nel frattempo, Team Shosholoza ha già programmato di volare in Nuova Zelanda il 22 gennaio 2009, in modo da prendere confidenza con il campo di regata. “Stiamo pianficando il fattore logistico. Se la trentatreesima America’s Cup avesse avuto luogo come pianificato nel 2009, staremmo già regatando. Sfrutteremo questa occasione per rimettere insieme il team e per confrontarci con gli altri sindacati. Non vediamo l’ora” ha concluso il Comandante Sarno.

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20/07/08

Anche da parte del Team di Spirit of Shosholoza, infiniti auguri Mr.Mandela...

Tra gli auguri che Nelson Mandela ha ricevuto per il suo novantesimo compleanno, anche quelli inviati dal Comandante Salvatore Sarno e tutto il Team Shosholoza. Mandela non è mai riuscito ad andare a Valencia in occasione della 32° America’s Cup, ma ha sempre sostenuto il progetto di Sarno, diventando uno dei più grandi tifosi del sindacato sudafricano.

Questo è il messaggio recapitato al leader sudafricano: “E’ con grande emozione che Le auguriamo buon compleanno. Per tre lunghi anni siamo andati a testa alta, lottando per l’America’s Cup contro i team più forti e preparati del mondo. Da veri sudafricani siamo stati umili nella vittoria e orgogliosi nella sconfitta. Lo abbiamo fatto per il Sudafrica e per Lei, per sempre nostra guida spirituale. Con affetto. Salvatore Sarno e tutto il team Shosholoza”.

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29/06/08

Hyde Park: un evento indimenticabile...

Ecco alcune delle bellissime foto scattate ad Hyde Park per il l'indimenticabile concerto in onore di Mr.Nelson Mandela. Buona Visione!