26/06/05

Valencia Louis Vuitton Act 5

Valencia Louis Vuitton Act 5 (24-26 Giugno 2005)

First Flight of the Day


Fu troppa la pressione a cui si è sottopose tutto il Team prima di questo importante Louis Vuitton Act; bisognava dimostrare a tutti i costi di poter competere a pari livelli.

L'inizio di questo Act fu fissato alle 3.40 PM, due ore più tardi di ciò che era stato originariamente pianificato, a causa delle condizioni di vento deboli (5-7 nodi).

Nell'avvio di questo fleet race la tanta pressione a cui tutti i componenti l'equipaggio di Shosholoza si erano sottoposti non potette che non giovare così chè alla partenza, dopo il segnale di avvio, si precipitarono prematuramente.

Bisognava scontare una penalità e tutto ciò, di nuovo, non giovava. Virarono nuovamente alla boa iniziale, il resto della flotta continuava ad avanzare, ma Shosholoza non si perdette d'animo e riprese la sua regata. A causa di questa penalità persero una buona posizione iniziale, erano dodicesimi; si optò così per il lato sinistro del campo di regata e attraversarono numerose barche degli spettatori.


"Si può sentire la barca che solca l'acqua, è stupendo" osservò il commentatore.

Arrivati alla prima boa Shosholoza miglirò la sua posizione raggiungendo il decimo posto che conservò per la stragrande parte della regata e condivise, durante quei concitati attimi, il campo con Desafio.

Questo primo Fleet Race fu caratterizzato da venti leggeri riforzati in alcuni momenti da improvvise raffiche che apportarono vantaggi e svantaggi decisivi sul campo di regata.

Alla fine il Team chiuse in nona posizione non lontano da China Team, +39, K-Challenge e Mascalzone Capitalia.

Second Flight of the Day

L’inizio del secondo Flight iniziò pochi minuti dopo la fine del primo e questa volta il Team partì correttamente optando, da una posizione di estrema sinistra, per la parte destra del campo di regata attraversando la linea di navigazione degli altri sfidanti. In questo modo raggiunse una solida quarta posizione.

Shosholoza arrivò alla prima Windward in nona posizione, 2.21 minuti dietro al leader. Il Team sudafricano era davanti al team neozelandese e avanti aveva Alinghi e BMW Oracle e concluse in decima posizione.

Un risultato che confermò quello raggiunto durante il Flight precedente e che inoltre, confermò, il miglioramento della competitività di tutto il Team considerato anche il fatto dell'aver utilizzato un albero (quello acquistato da Alinghi) non del tutto compatibile con la barca.

“Avremo molta più potenza quando useremo il nostro nuovo albero e le vele appositamente studiate per esso”, commentò Paul Standbridge, Sailing Manager del Team.

Alla fine della giornata la stanchezza prevalse ma era evidente la soddisfazione di tutti.

“Gli Zulu hanno attaccato” affermò Capitan Sarno, ma la strada, quella dell’America’s cup, è ancora lunga, ripida, e bisogna lavorare duro.

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