10/01/08

Punti di vista - Comandante Sarno - AC90: quando regateremo?

Il 31 Ottobre 2007 sono state rese pubbliche le Regole della Competizione che confermano finalmente le date degli eventi della 33a America's Cup.

Sono state pubblicate anche le regole di stazza della nuova barca che si utilizzerà nel 2009.
Tom Schnackenberg, lavorando con i rappresentanti degli sfidanti tra i quali l'ing.Nicola Sironi, consulente del Team Shosholoza, è riuscito a soddisfare tutti e a pubblicare le nuove regole leggermente in anticipo sui diciotto mesi prima dell'inizio del Round Robin I.

Le nuove regole sono semplicissime, bisogna rispettare pochi parametri: la lunghezza scafo di 90 piedi, il pescaggio massimo di 6.5 m e il peso di 23 tonnellate. Le barche non avranno tangone ma un bompresso di 5-6 m. Il resto è libera scelta, tutto da inventare, tentare, scoprire.

Con una superficie velica superiore del 50% circa a quella delle barche precedenti gli amanti della vela e gli sportivi in generale assisteranno ad uno spettacolo unico mai visto prima.

Il mio nuovo architetto, Alex Simonis, è entusiasta di questa nuova classe, come lo è il mio ex disegnatore capo, ora passato con i tedeschi che lo pagano di più. Ambedue pensano che il cambio di dislocamento da 25 ton proposto inizialmente alle 23 voluto dagli sfidanti, abbia ridotto quasi a zero l'eventuale vantaggio teorico di Alinghi nel caso avessero già iniziato studi e prove in vasca.
Le pensano allo stesso modo anche gli inglesi, gli spagnoli e soprattutto i neozelandesi che proprio sprovveduti non sono.

Non la pensa così Sua Altezza Rossel Coutts, uno dei più grandi velisti di tutti i tempi e progettista navale.

Alessandra Pandarese, l'avvocato di Mascalzone Latino, gli dà una mano contribuendo a generare confusione e alla fine penso che ben pochi abbiano capito cosa sta succedendo.

In un momento in cui la vela ha raggiunto la passima popolarità in termini di sportività e di spettacolo, la si rimpie di avvocati, tribunali, sospetti, interpretazioni, si grida all'imbroglio.

Probabilmente qualcuno non accetta l'umiliante sconfitta subita in regata. Allora invece che rimboccarsi le maniche, vedero dove ha sbagliato e ricominciare, preferisce, siccome ha tanti soldi, cercare di fare una regata a due, magari in catamarano servendosi del Tribunale di New York.

Probabilmente qualcun altro deve giustificare i 20 milioni d'ingaggio ricevuti per essere il nuovo capo del team americano e allora continua a portarla per le lunghe rifiutando il dialogo anche quando noi tutti sfidanti gli abbiamo portato su un piatto d'argento i cambiamenti da lui stesso richiesti.

Nel frattempo noi team piccoli siamo stati fermi per tre mesi senza avere la possibilità di presentare a un probabile sponsor un calendario, la certezza per un evento dove si intende acquistare visibilità pagando delle cifre non indifferenti.

Tutti hanno lo stesso problema e tutti hanno subito lo stesso danno. Grazie signor Ellison, avete fatto già troppi danni.

Noi vogliamo regatare, lasciatecelo fare in pace.

Da: MainSail (Gennaio 2008)

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