Morale della favola? Risolvere la questione con le autorità valenciane significa, con ogni probabilità, sgombrare il tutto e mandare a casa tutti quelli che con impegno e passione vi ci hanno fin’ora lavorato.
Eh sì, quel “semplicismo”, al quale aggiungerei la parola “devastante”.
Quel “semplicismo devante”, sinonimo di “chi se ne frega degli altri” e di chi vive e percorre la sua strada come se avesse i cosiddetti “paraocchi”.
Cosa ne sarà ora della Coppa?
Immaginavamo il fervore e la vitalità delle basi tutte all’opera per mettere in sesto le proprie imbarcazioni, i propri gioielli. Dico bene, “immaginavamo”, perché ora come ora è l’unica cosa che ci resta da fare: immaginare e sognare che quelle basi, simbolo del lavoro, del tempo, del sudore e di ingenti risorse di chi le ha fortemente volute, non vengano smontate e impacchettate come qualcosa di vecchio da mettere su in soffitta o come un regalo di un ex fidanzato di cui non se ne vuole più sentir parlare.
La Coppa è lontana anni luce dalla sua normale aetas aurea (età dell’oro) e le aspettative per una rapida risoluzione del caso, dopo questa ultimissima aberrante comunicazione, sono totalmente svanite.
Cosa resta? Forse aspettare che Bruno Troublé organizzi la Med Series a Valencia il prima possibile, così come ipotizzato qualche settimana fa, o che si possa addirittura organizzare qualcosa di molto più serio a Durban (l’idea era per una Louis Vuitton Indian Ocean Cup).
Staremo a vedere, tanto ormai siamo abituati a tutto. Comunque sia, spero che almeno Troublé si decida presto sul da farsi e sulle Med Series, sia per un po’ di sano divertimento su di un classico (e scusate se è poco…) monoscafo, sia affinchè di Coppa America a Valencia (…e non solo) non ne rimanga solo un lontano ed offuscato ricordo…
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Bravo,ben detto.Semplicismo è la parola esatta per riassumere in una sola parola il modus operandi di chi disprezza i veri valori che cartterizzano questa splendida (o meglio caratterizzavano)competizione..ma qui in gioco non ci sono purtroppo solo i valori..ma cifre da capogiro..che non tutti i team possono purtroppo permettersi...non tutti siamo al quarto posto della "rich list"del Sunday Times...
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