18/07/09

Pensieri al vento - Lontani dai mega multiscafi ma molto vicini alla vera Coppa America: ecco lo spirito targato Shosholoza.

Sono rimasto molto colpito da un intervento incisivo e toccante inserito ieri nella sezione del libro degli ospiti, il Guestbook appunto. Spero ricorderete quando, qualche tempo fa, pubblicai un articolo intitolato “Pensieri al vento - America’s Baby?” scritto da Anna, quale commento-sfogo alla sentenza del 2 aprile scorso.

“Le sfide si combattono in mare” scrisse, con la consuetudinaria rabbia di un tifoso deluso ed amareggiato da continui sotterfugi legali ed accuse reciproche, determinanti solo ed elusivamente a rinviare il più lontano possibile la Coppa. Fu un monito a dire tutti insieme basta, a ribellarci a questa oppressione irresolubile e a questa vana ed alquanto inutile legge del più forte/ricco.

L’intervento della Sig.ra Sandra, alla quale devo innanzitutto fare i miei complimenti per aver riassunto in poche righe l’essenza di un vero tifoso targato Shosholoza, racchiude in sé la storia di chi (come noi) è rimasto in tutto questo tempo attonito ed incredulo a vedere cosa accadesse ad una delle più belle ed antiche competizioni al mondo, l’America’s Cup appunto, affranta dalle regole immorali dei capitali, degli interessi, delle rivalità personali e della comunicazione spietata ed unidirezionale.

Io per fortuna mi sono sempre dissociato, così come tanti altri blogger, da questa mera forma di lifestyle, ed ho sempre continuato a credere insieme a chi mi appoggia in questa lunga avventura, così come la Sig.ra Sandra, che prima o poi la livrea di Shosholoza e la canzone come sottofondo riinizieranno a riempire le nostre frenetiche giornate.

Presto lo sarà, ne sono sicuro. Per ora però non ci resta che stare a guardare e proiettare, perché no, lo sguardo verso una vicina non tanto lontana 34esima edizione dell’America’s Cup.

Presto i colori di Shosholoza rallegreranno le nostre giornate, continueranno a farci palpitare il cuore e a farci gioire. Presto, in futuro, così come oggi, così come ieri.

Ecco il commento della Sig.ra Sandra:

"D'accordissimo con Anna su tutto! In particolare su"America's baby"..nel senso proprio di asilo infantile! Sì...quei due lasciamoli continuare a giocare ai piccoli avvocati, magari in tribunali fatti con il Lego, e litigare con le barchette di carta e rubarsi le caramelle...! E cominciamo seriamente e velocemente a mettere in piedi ( pardon..in acqua! )l'America's Cup, quella vera, con tutti gli altri sfidanti e magari nuovamente a Valencia, dove c'è già tutto, così si può anche risparmiare un po' sul budget e sul tempo, che non fa mai male! Di iscritti ce ne sono a sufficienza per una bella sfida...che ce ne facciamo di quei due attaccabrighe??? Lo hanno e lo stanno ancora dimostrando: non c'entrano nulla con lo sport, e hanno veramente rotto le scatole a tutti! Se pochi tifosi avevano prima, ora si sono giocati anche quelli! Ma noi fedelissimi, degli altri ovviamente( Shosholoza, nel mio caso ), non ne possiamo più! Perciò fuori, via! Possibile che non esista alcuna autorità al di sopra di quei due che possa escluderli dalla Coppa per manifesta dabbenaggine ( ma anche un po' truffa ai danni degli altri, che in tutto ciò sono i più danneggiati..), chiudere tutto e ricominciare con quelli buoni??? Quanto mi piacerebbe! Intanto continuo a sognarlo e ad aspettare di vedere quelle imperdibili sfide in acqua e...la splendida livrea di Shosholoza che esce dal porto con la canzone in sottofondo... Sandra Si, lo so."

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