First Match Race of the day

Questo è un giorno importante per Shosholoza. Quest’oggi il Team ha vinto la sua prima regata dell’America’s Cup ed ha dedicato la stessa al Presidente Nelson Mandela.
Oggi Shosholoza ha fatto la storia: è la prima volta, nella storia dell’America’s Cup, che un Team sudafricano vince una regata di qualificazione. Ha fatto la storia ed ha vinto una regata da poema epico dominando i più favoriti, i padroni di casa, che attoniti hanno incassato l’amaro verdetto del vento.
Capitan Salvatore Sarno, managing director del Team, era felicissimo. Nella serata che seguì il match disse che i ragazzi intendevano dedicare questa vittoria al Presidente Nelson Mandela e poi aggiunse: “Questo è un grande momento per noi, una grande vittoria. Continueremo a guardare sempre in avanti!”.
La sorprendente vittoria venne dopo un incredibile lavoro del team e dopo spettacolari manovre: tutto gestito nel migliore dei modi.
L’evento di Malmo fu molto importante: i punti raccolti durante i Louis Vuitton Acts furono importantissimi per la Louis Vuitton Cup del 2007.
La regata fu dura, stressante, tattica. Le barche erano molto vicine e i ragazzi sudafricani furono bravi nel portare gli svedesi al limite tramite duelli tattici all’ultima virata!
Alla prima Windward il distacco di Team Shosholoza nei confronti degli svedesi di Victory Challenge era appena di 8 secondi: irrisorio! Fu nel lato di poppa che i ragazzi sudafricani dovettero dare il meglio di se e fu così che, arrivati alla prima Leeward, innalzarono il loro brillante spinnaker di color rosa magenta con il grande logo di T-Systems e guadagnarono attimi preziosi portando il loro distacco dagli svedesi a 35 secondi.
Ora bisognava mantenere i nervi saldi; alla seconda Windward il distacco era ancora di 30 secondi, 5 in meno della prima Leeward, ma ancora più che soddisfacente.
I ragazzi ce l’avevano fatta contro il primo della classe in Svezia!
"I sudafricani hanno vinto, il primo Team sudafricano nella storia dell’America’s Cup ha ammutolito tutti, nessuno avrebbe potuto prevedere questo risultato. I sudafricani hanno trasformato questa giornata in qualcosa di stupendo!", fu il commento senza fiato di Andy Green.
"Shosholoza è una squadra che vuole mostrare la nuova democrazia sudafricana, vuole mostrare a tutto il mondo le sue conoscenze, la sua cultura, le sue abilità tecnologiche e le sue risorse umane. Questa è una vittoria preziosa che eleva il morale incredibilmente”, aggiunse.
Chris Law aveva battuto Magnus Holmberg: il Sudafrica poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Oggi Shosholoza ha fatto la storia: è la prima volta, nella storia dell’America’s Cup, che un Team sudafricano vince una regata di qualificazione. Ha fatto la storia ed ha vinto una regata da poema epico dominando i più favoriti, i padroni di casa, che attoniti hanno incassato l’amaro verdetto del vento.
Capitan Salvatore Sarno, managing director del Team, era felicissimo. Nella serata che seguì il match disse che i ragazzi intendevano dedicare questa vittoria al Presidente Nelson Mandela e poi aggiunse: “Questo è un grande momento per noi, una grande vittoria. Continueremo a guardare sempre in avanti!”.
La sorprendente vittoria venne dopo un incredibile lavoro del team e dopo spettacolari manovre: tutto gestito nel migliore dei modi.
L’evento di Malmo fu molto importante: i punti raccolti durante i Louis Vuitton Acts furono importantissimi per la Louis Vuitton Cup del 2007.
La regata fu dura, stressante, tattica. Le barche erano molto vicine e i ragazzi sudafricani furono bravi nel portare gli svedesi al limite tramite duelli tattici all’ultima virata!
Alla prima Windward il distacco di Team Shosholoza nei confronti degli svedesi di Victory Challenge era appena di 8 secondi: irrisorio! Fu nel lato di poppa che i ragazzi sudafricani dovettero dare il meglio di se e fu così che, arrivati alla prima Leeward, innalzarono il loro brillante spinnaker di color rosa magenta con il grande logo di T-Systems e guadagnarono attimi preziosi portando il loro distacco dagli svedesi a 35 secondi.
Ora bisognava mantenere i nervi saldi; alla seconda Windward il distacco era ancora di 30 secondi, 5 in meno della prima Leeward, ma ancora più che soddisfacente.
I ragazzi ce l’avevano fatta contro il primo della classe in Svezia!
"I sudafricani hanno vinto, il primo Team sudafricano nella storia dell’America’s Cup ha ammutolito tutti, nessuno avrebbe potuto prevedere questo risultato. I sudafricani hanno trasformato questa giornata in qualcosa di stupendo!", fu il commento senza fiato di Andy Green.
"Shosholoza è una squadra che vuole mostrare la nuova democrazia sudafricana, vuole mostrare a tutto il mondo le sue conoscenze, la sua cultura, le sue abilità tecnologiche e le sue risorse umane. Questa è una vittoria preziosa che eleva il morale incredibilmente”, aggiunse.
Chris Law aveva battuto Magnus Holmberg: il Sudafrica poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo.

















Team Shosholoza fu costretto a ritirarsi causa rottura del boma durante il second match race della giornata contro +39 Challenge: un match sfortunatissimo!



Team Shosholoza Crew List - Friday 26 August
Ken Venn - Bowman
Ashton Sampson - Midbow
Charles Nankin - Mast
Guido Verhovert - Pitman
Solomon Dipeere - Pitman
Jonathan Swain - Downwind trimmer
Alex Runciman - Upwind trimmer
Johann Spilhaus - Starboard Grinder
Joe Heywood - Port Grinder
Cameron Wills - Mid Grinder
David Rae - Mainsail trimmer
Paul Standbridge - Traveller
Chris Law - Helmsman
Mark Sadler - Runners
Tim Kroger - Aftgrind
Marc Lagesse - Navigator
Ian Ainslie - Tactician
18th man – Yaroslav Petrov
Ken Venn - Bowman
Ashton Sampson - Midbow
Charles Nankin - Mast
Guido Verhovert - Pitman
Solomon Dipeere - Pitman
Jonathan Swain - Downwind trimmer
Alex Runciman - Upwind trimmer
Johann Spilhaus - Starboard Grinder
Joe Heywood - Port Grinder
Cameron Wills - Mid Grinder
David Rae - Mainsail trimmer
Paul Standbridge - Traveller
Chris Law - Helmsman
Mark Sadler - Runners
Tim Kroger - Aftgrind
Marc Lagesse - Navigator
Ian Ainslie - Tactician
18th man – Yaroslav Petrov
0 commenti:
Posta un commento