09/06/08

Pensieri al vento - "Osate sempre!"

Nel giorno dell’assegnazione della cittadinanza onoraria al Comandante Salvatore Sarno da parte del Comune di Nocera Inferiore, il Comandante ha regalato ai suoi concittadini una riproduzione in scala della bellissima RSA-83, identica in ogni particolare.

La cosa più significativa e caratteristica del modellino era però la frase scritta dal Comandante e impressa su una targa posizionata alla sinistra del modellino ove si leggeva: “Osate sempre”.

Così Kant alla domanda “cos’è l’illuminismo” rispondeva: “osa conoscere”.

L’illuminismo viene visto dagli illuministi come il grande risveglio di tutta la civiltà dopo anni di barbarismo, ma sappiamo che quella del Medio-Evo fu solo una civiltà diversa e non barbara; dunque pensiamo che l’opera del Comandante Salvatore Sarno possa essere letta enfaticamente e analogicamente in questo modo e cioè come colui che ha illuminato la sua gente, che ha regalato loro concretezze e non illusioni, così come gli illuministi guardavano alla realtà con certezza, certezza e non astrazione.

“Osate sempre!”. E’ così che il Comandante si è rivolto ai suoi concittadini: “Sognate!” invogliandoli a credere che i sogni non rimangano illusioni o speranze vuote ma che con il sacrificio e l’impegno possono divenire una realtà da vivere e colmare di passione. Sì, perché crediamo che solo amando il proprio lavoro, come ci insegna il nostro Comandante, si può fare sempre meglio.

Ci chiediamo allora a cosa possa servire questo “bellum omnium contra omnes”, cioè questa guerra che si stanno facendo Alinghi e BMW Oracle Racing Team, se non a mandare a casa tutti coloro che lavorano e vivono per e con l’America’s Cup, se non a distruggere un trofeo nato nel lontano 1850….

La storia della Coppa America inizia proprio in quegli anni, nel 1850, quando un gruppo di soci dello Yacht Club di New York finanziò la costruzione dello schooner "America" che, l’anno successivo, attraversò l’oceano Atlantico per rispondere alla sfida lanciata dall’inglese Royal Yacht Squadron. "America" vinse agevolmente la regata per la conquista della coppa “Cento ghinee”: si trattava di una corsa di 53 miglia intorno all’isola di Wight, alla quale parteciparono 15 imbarcazioni: otto cutter e sette schooner.

Nel 1857 il club proprietario dello schooner, il cui nome battezzerà definitivamente il trofeo, fece dono della coppa al club di New York, perché provvedesse a metterla in palio quale trofeo challenge, aperto a qualsiasi paese straniero che lanciasse la sfida. Questo tipo di competizione prevede che il detentore del trofeo (“defender”) detti le regole del gioco agli sfidanti (“challenger”), cercando di rendere più difficile la conquista della coppa.

Non è un caso che, per 132 anni, la Coppa America sia rimasta saldamente in mani statunitensi…dunque fin dalla nascita si è sempre caratterizzata per la forza, per il sacrificio, per la passione, per il coraggio di coloro che si sfidano “a mare”, perché è lì che si combatte e non nelle aule dei tribunali.

Vi chiedo a questo punto: cosa è oggi la Coppa America? Noi rispondiamo: oggi è lo 'Spirit of Shosholoza'.

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