01/06/08

Pensieri al vento - Un alternarsi continuo di grandi emozioni...

Solo quindici giorni fa era solo un sogno…eh sì non sembra vero ma proprio quando meno te l’aspetti la vita ti sorprende. Facciamo un passo indietro:

Maggio 2007, Valencia…

Si presenta alla 32a America’s Cup per la prima volta nella storia dell’ambito trofeo, un Team sudafricano capitanato non già da un sudafricano, da un inglese, da un americano, ma da un italiano; ma detto così non sembra tanto particolare…eh sì volevo dire da un “casollese”, da un nocerino.

Lancia la sua prima sfida al Defender, Alinghi, e inizia l’avventura.

Naturalmente il resto gia lo sapete…

Quello che vorrei tentare di fare è di riuscire ad emozionarvi, di trasmettervi quello che il Team Shosholoza ci ha dato.

Mercoledì 28 Maggio 2008, Napoli…

Giunti alla Lega Navale Italiana Sezione di Napoli vediamo tutto il Team indaffarato nei preparativi. Ecco vorrei un attimo soffermarmi su questo aspetto: il Team. Quindi gli stessi ragazzi impegnati nell’America’s Cup che assemblano tutti i pezzi per ricomporre la barca. Cioè quello che sto cercando di dirvi è che questi ragazzi (e non gente qualsiasi) hanno lavorato incessantemente sotto un sole scottante “per finir l’opera al calar del sole”.

Eh sì l’immagine richiama quella del falegname descritto dal Leopardi nel “Sabato del Villaggio”; proprio così lavoravano quei giovani ragazzi perché il giorno dopo sarebbe iniziata la manifestazione.

Vedete detto così semplicemente non sembra nulla di eccezionale, perché riteniamo che certe cose vanno vissute e noi, avendole vissute (ci scusiamo per il gioco di parole), ve le raccontiamo.
Ciò che ci è stato trasmesso mentre questi ragazzi lavoravano è proprio quello “Spirit of Shosholoza” che li distingue da tutti gli altri Team. Noi abbiamo potuto, e sottolineo “potuto”, assistere a tutte le fasi del lavoro, siamo stati accolti come se fossimo anche noi parte integrante del Team anche se penso che sia così perché sostenerli vuol dire essere loro molto vicini.
Naturalmente vi chiederete chi abbiamo conosciuto…tutti quelli che c’erano…
Ma partiamo con ordine; non posso certamente descriverli tutti ma vi citeremo quelli con cui siamo entrati in più stretto contatto.

In primis Shirley Mullins, segretaria della Shosholoza Base a Valencia. Con una battuta ci presentammo a Shirley…”Oh Shirley Mullins…the queen of Las Fallas…” e lei scoppiò a ridere; fu subito simpaticissima, d’altronde come tutti quelli che lavorano per il nostro Comandante.
Non pensavamo che ci si potesse affezionare da subito ad una persona che nemmeno conosci, forse solo per sentito dire.

A volte le persone possono dirti tanto con gli occhi, più di quanto potresti con le parole.

Vedete lo “Spirit of Shosholoza” è proprio questo: condividere tutti insieme la stessa passione.
Sicuramente non può mancare all’appello che si è occupato in prima persona di tutta l’organizzazione. Una persona davvero straordinaria, un forte carisma, grinta che trasmette al suo Team lo contraddistinguono sicuramente dagli altri timonieri: è stato a dir poco gentile nel concederci una bellissima intervista. Quando Paolo rispondeva alle nostre domande potevi leggere nei suoi occhi la gioia che provava nel vedere la sua Shosholoza proprio li in quelle acque che lo hanno visto crescere sia umanamente che professionalmente.

Non poteva mancare all’appello la fantastica Di Meek, addetto stampa del Team. Gentilissima nell’introdurci a tutti i ragazzi ma soprattutto nel presentarci al Comandante Salvatore Sarno che all’affermazione di Di Meek “they lives in Nocera…” rispose “oh…my village!”.

Sembrava quasi irreale eppure dopo tanti mesi passati a vedere le sue foto in internet eccolo li proprio accanto a noi. Pochi aggettivi: un incredibile miscela di spontaneità, cordialità e nel contempo serio e divertente.

Incredibilmente in lui era racchiuso tutto lo “Spirit of Shosholoza”.

Senza troppe formalità il nostro Comandante si rivolgeva a noi con aria molto familiare, come se già ci conoscessimo da tempo. Era proprio lui “Captain oh…ours Captain!”.

Fu con noi si una semplicità e gentilezza indescrivibili. A volte pensi che le cose le puoi solo immaginare e non vivere davvero, realmente; eppure questo che vi stiamo descrivendo è accaduto davvero. Come vera è la bottiglia di vino bianco “the Captain’s choice” che il Comandante ci ha regalato; ditemi voi se questo non è un gesto spontaneo, semplice, e nel contempo di gran classe.

Il nostro Comandante non si è smentito quando affettuosamente ci ha accolto a Nocera Inferiore; si perché proprio qui gli è stata assegnata la cittadinanza onoraria: è stato accolto in modo davvero caloroso ed entusiasmante dai suoi concittadini.

Infatti ogni sera in Piazza Diaz potevi vedere il Comandante sempre impegnato a parlare con i suoi amici di infanzia. Leggevi nei loro occhi la gioia nel ricordare i vecchi tempi andati, il Comandante sembrava quasi un Re Taumaturgo...


***
Per maggiori informazioni:

www.teamshosholoza.com (sito ufficiale)

www.spiritofshosholoza.blogspot.com (sito italiano non ufficiale)

info@spiritofshosholoza.com (s.o.s. crew)

0 commenti:

Posta un commento