25/04/09

Pensieri al vento - A questo punto…come per la Dune Buggy…giochiamocela a birra e salsicce…!

Avrei voluto non scrivere questo articolo e non arrivare a questa drastica conclusione, sebbene tutti sapessimo che erano molto elevate le probabilità che ci ritrovassimo a parlare di Deed of Gift Match e di 33a America’s Cup su multiscafi o trimarani.

Ebbene sì, avete capito bene. Ieri a Ginevra, la delegazione americana ha incontrato quella svizzera per decidere le sorti della brocca d’argento e sembra che, nella cordialità e formalità dell’evento, non si sia trovato un accordo nonostante il fatto che gli americani, nei giorni precedenti l’incontro, avessero (tramite una missiva inviata al Commodoro della Société Nautique de Genéve, Pierre Yves Firmenich) messo nero su bianco le loro intenzioni ed i punti salienti sui quali discutere nell’incontro di Ginevra.


In particolare, da quello che apprendo dal comunicato stampa di BMW Oracle Racing Team, i punti proposti dagli americani hanno riguardato una 33a America’s Cup multichallenge gestita sulla base di un protocollo e di regole basate sul mutuo consenso da disputarsi niente di meno che a Valencia e niente di meno che, udite udite, con le AC33 delle quali Alinghi e l’ACM ne sono fautori ed ideatori.


Inoltre potranno essere adottate le regole della AC32 e un formato che garantisca un taglio dei costi; la dirigenza di AC Management dovrà essere nominata su accordo tra le parti.


In alternativa propongono un evento tradizionale con separata selezione degli sfidanti, organizzato nella sede scelta dal defender da Louis Vuitton (qualora LV accetterà questo ruolo). In questo caso gli sfidanti forniranno il challenger, che sarà il vincente della Louis Vuitton Cup, e si assumeranno le responsabilità finanziarie e organizzative della serie.


Fin’ora nulla di anticonformista e belligerante; il più conservatore sembra proprio essere quel Larry Ellison che per primo, nel 2007, ha lanciato la sfida ad Alinghi per un incontro su catamarani ed ha poi scalato a suon di piccone e carta bollata i 3 gradi della giustizia americana, con l’intento proprio di chiarire e di delegittimare l’operato di Alinghi.


E quel Larry Ellison ci è riuscito a fare luce facendo sì che il suo BMW Oracle Racing Team diventasse a tutti gli effetti il Challenge of Record.


Fatta questa breve introduzione in cui ho ripreso un po’ i preamboli all’incontro di Ginevra, devo ora, obbligatoriamente, parlare di ciò che è accaduto nell’incontro oggetto della questione.


Le parti rappresentative di uno e dell’altro team hanno espresso con toni molto pacifici le proprie idee riguardo la 33a America’s Cup, ma il patratac è avvenuto una volta che le due delegazioni si sono lasciate, quando si credeva che il peggio fosse passato.


Il defender è partito subito all’attacco, non sui campi di regata (ormai quelli sono solo un ricordo), ma sulla carta stampata che con una dichiarazione ufficiale dell’ufficio stampa ha affermato:


"
Al meeting odierno che si è svolto a Ginevra, la Société Nautique de Genève (SNG), yacht club Defender dell'America's Cup ha confermato di accettare la sfida del Golden Gate Yacht Club (GGYC) per la 33a America's Cup ed ha informato i rappresentanti dello yacht club americano che Alinghi sarà pronto a regatare sulle loro barche 90x90 piedi (come dichiarato nel Notice of Challenge del GGYC) nel 2010.

SNG ha peraltro sottolineato la sua disponibilità affinché la selezione dei challenger sia aperta anche ad altri team. SNG ha incoraggiato in questo senso GGYC ad offrire più tempo a questi team per prepararsi se necessario.

SNG ha infine affermato di essere pronta e disponibile a discutere altri aspetti della 33a America's Cup, quali il format della regata, la località e il calendario
".

Il Challenge of Record, BMW Oracle Racing Team, non si è fatto attendere ed ha subito replicato alla dichiarazione del defender:

La chiara e decisa proposta del GGYC di una Coppa America competitiva e convenzionale (multichallenger) con i monoscafi è stata rifiutata da SNG, che ha insistito per una regata in grandi multiscafi sotto le regole del Deed of Gift. SNG ha affermato che il match DOG (Deed of Gift) con GGYC dovrebbe tenersi nel maggio 2010.

Ciò in contrasto con la recente decisione e ordine della Corte di New York che affermava che il match DOG avrebbe dovuto tenersi nel febbraio 2010.
GGYC ha chiesto alla SNG di mettere la sua decisione per scritto, e spera di avere un altro incontro con la SNG al più presto per chiarire questioni relative al match DOG.

GGYC è dispiaciuto che la SNG abbia categoricamente rifiutato le sue proposte per una regata convenzionale. GGYC continuerà a negoziare in buona fede come Challenger of Record per mettere la Coppa America di nuovo in acqua il più presto possibile
".

A questo punto, come da titolo, non mi viene che esprimere il mio più profondo rammarico per questa brutta situazione che sembra sempre più senza fine. Mi chiedo una cosa (e penso a mio umil parer, visto che un accordo non si ha voglia di trovarlo, che sarebbe la miglior cosa da fare), se non fosse una buona idea, così come per la Dune Buggy in “Altrimenti ci arrabbiamo”, che le controparti formate (perché no) dal grande Brad no Spencer ma Butterworth e Russell no Hill ma Coutts, se la giocassero (la Coppa intendo e non la Dune Buggy) da buon vecchi amici a birra e salsicce…


A questo punto avremmo sicuramente, a patto di conservare e allineare gli stecchini dei wurstel per il conteggio finale, una soluzione a questa intricata, anzi intricatissima, situazione più burocratica che altro.


Penso sia una buona idea...Chissà però come la prenderebbero americani e svizzeri…sicuramente non come me, non come chi condivide la mia idea…

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(Picture by Carlo Borlenghi)



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