10/02/10

33a America’s Cup: dalle parole ai fatti (o alle mani) il passo è breve.

Prima di questa 33a America’s Cup ci siamo abituati a vederne e a sentirne di tutti i colori: le accuse reciproche e le dichiarazioni scottanti tra il team svizzero e quello americano sono state infatti all’ordine del giorno per circa trenta mesi tanto che ci abbiamo fatto, come si suol dire, il callo.

Qualcosa però mancava e cosa meglio di una rissa? Avete letto bene, rissa, o per meglio dire, usando termini più blasonati, “contatto fisico”. Dopo giorni di polemiche e vignette provocatorie tra i due equipaggi (così come vi ho parlato nell’articolo “L’ironica vignetteria alinghiana”), all'alba di lunedì alcuni esponenti dei due sindacati sono venuti a contatto fisico nel porto di Valencia e per poco la situazione non è degenerata in rissa.

La sera prima dell’attesissima regata inaugurale dell’America’s Cup (non più svoltasi per totale assenza di vento), Bmw aveva fatto arrivare ad Alinhi la richiesta di poter far salire un proprio rappresentante sulla barca giuria (la giuria, secondo il regolamento dell'America's Cup, è nominata dallo Yacht club del defender, Alinghi per l’appunto). Gli svizzeri hanno acconsentito, ponendo però una condizione: sulla barca non sarebbe dovuto salire "un determinato membro del team" di Bmw (il signore in questione dovrebbe essere Tom Ehman, portavoce del Golden Gate Yacht Club, che già in passato si era distinto per aver creato più di qualche problema di "convivenza" tra i due circoli).

Ma il clima, in questa Coppa, è quello che è, e quindi lunedì mattina Bmw ha mandato all'imbarco proprio quel "determinato signore". Si narra come la situazione sia precipitata in un istante quando l'inviato di Bmw ha provato a salire a bordo nonostante il divieto del comandante della barca giuria. Bloccato fisicamente dagli altri componenti dell'equipaggio il tutto si è tradotto in spintoni, urla e minacce. Ciò nonostante, alla fine, è stato raggiunto un accordo e l'inviato di Bmw Oracle è stato accolto a bordo a patto di non portare con sé strumenti di registrazione e di trasmissione radio. Speriamo solo che con tutti questi rinvii e capricci del tempo il nervosismo non salga alle stelle ancor di più di quanto è già salito.

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