11/02/10

Pensieri al vento - Nelson Mandela: vent’anni dopo...

Vent’anni orsono Robben Island salutava uno dei suoi più celebri carcerati, un uomo che con le sue battaglie contro l’Apartheid (che in lingua afrikaans letteralmente significa "separazione") e la segregazione razziale, la discriminazione nei confronti di chi ha la pelle scura e chi è “diverso” proprio per questo da uno bianco, la disparità umana e legale tra bianchi e neri, ha riempito interi quotidiani e libri di ogni sorta ed ha scolpito e modellato il passato e il presente con un unico sogno nel cuore: quello di guardare al futuro con occhi e prospettive diverse.

Vent’anni orsono, nel 1990, si chiudeva un incubo, un incubo durato ventisette anni che è assomigliato però di più ad un inferno, ad un inferno fatto di galera, di soprusi, di compagni di cella con cui dividere quel sogno di libertà, di uguaglianza, di fraternità tra tutti gli uomini senza alcuna distinzione di razza.

Non basterà, oggi o domani, ricordare Nelson Mandela, chi era e cos’ha fatto, per rendere il futuro migliore, per renderlo così come lui ha sognato per tantissimi anni e per il quale si è battuto fino alla stregua delle sue forza; ciò che bisogna fare è mettercela tutta, giorno dopo giorno, per vivere ora un presente e regalare ai nostri figli un futuro fatto di gioia ed emozioni, di uguaglianza e libertà.

Tutto questo come vorrebbe Mr.Mandela, Bafana com’è stato soprannominato in Sudafrica, con lo stesso spirito, la stessa determinazione e speranza che tutt’ora è possibile leggere nei suoi candidi occhi. 

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