27/02/10

Pensieri al vento: tutto ha una fine, tutto ha un inizio.

Tutto ha una fine; ci si attracca alla bitta, si lascia che il sale bruci le ferite, ci si richiude in se stessi per non sentire il male, il dolore, che lacera le guance e scalfisce il cuore. Ci si sente come se tutto quello fatto in tanti anni di attività non fosse servito, come se il tempo fosse passato in fretta come un millesimo, come se le giornate di lavoro e di estenuante fatica non abbiano per nulla temprato quel sogno di gloria.

Ci si attacca agli specchi, al passato, a quella strana voglia di ricordare i vecchi successi, un anniversario importante, un vecchio status. D’altro campo forse, a pensarci bene, è l’unica cosa che resta da fare, è l’unico baluardo che rimane da sventolare, come un ricordo ormai ingrigito che si tenta a tutti i modi di ravvivare e rianimare. 

Cosa resterà, mi chiedo, di questa 33esima edizione della Coppa? Quali ricordi avremo tra dieci o vent’anni? Credo molti, più di quanti ne possiamo immaginare, più di quanti ne abbiamo solitamente sforzandoci a ricordare. Per adesso però non ci è dato sapere, forse vogliamo soltanto buttarci tutto alle spalle e guardare al futuro, a quella che sarà la competizione pura, l’adrenalina, che un’ennesima edizione della Coppa saprà come di consueto regalare.

Questo sperando che tutto non finisca dissolto in una bolla di sapone, che non rimanga eternamente attraccato a quella bitta ma che riparta, anche nella prossima sfida, come un circolo naturale che parte passa per la fine e riparte dall’inizio.

1 commento:

  1. Si anche io credo che a dispetto di solo due regate che hanno consegnato la Coppa America a Lerry Ellison, si valuterà la portata di questo avvenimento solo nella prossima edizione e credo che questa 33esima sia un bel giro di boa...si inizia e si finisce, ma si ricomincia...tutto scorre...Ciao!!!

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